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Monti infelice: “l?Euro non deve disgregare”

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Più che di economia Monti sembra attualmente preoccuparsi dei nascenti risentimenti che sarebbero, a dire di alcuni politici, fortissimi, tra il nord ed il sud dell?Europa.

“Fermare risentimenti nord-sud Europa”: il diktat di Monti, che però ai più attenti  maliziosi può apparire come un tentativo di distogliere l?attenzione, più che dal fatto che dall?Euro, nell?ottica d?impoverimento dell?Ue, ci guadagna solo la Germania, da quell?altro fatto? Sì: il fatto che l?Europa sta morendo, e molte popolazioni eleggono in parlamento forze politiche antieuropeiste e tipicamente No euro. In Italia, per esempio, un movimento come quello di Grillo, dato al 15% su scala nazionale, e la Lega Nord, data al 9%, indicano un referendum nazionale sull?uscita dall?Euro necessario per non derubare la popolazione della sovranità.

Evidentemente le menti illuminate che non nutrono dubbio alcuno sulla moneta unica sono da invidiare per la loro sicurezza, o sono, per i più sospettosi da biasimare per i loro interessi: comunque sia la risposta è una sola, e viene all?unisono dalla maggior parte degli elettori. I cittadini devono essere interpellati ufficialmente sull’Euro, mediante un referendum.

Non possiamo abbassare la guardia, altrimenti la disgregazione dell’euro arriverà e con essa la disgregazione dei popoli europei“. Non intravede, il presidente del Consiglio dei ministri, un?unione dei popoli europei non come un sol popolo, ma come una federazione, così come vuole una forte componente e non trascurabile del parlamento europeo, che occupa 32 seggi e che rappresenta milioni di persone, in costante crescita. (http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Europa_della_Libert%C3%A0_e_della_Democrazia).

Deve essere trattata con rispetto (o perlomeno considerata) la grande parte della popolazione che pensa che l?Europa attuale sia inadatta e ben diversa da quell?Europa prospettata: l?Europa dei popoli, federalista, unita, ma composta da indipendenze storicamente e culturalmente inscindibili, ma anche non fondibili completamente come si vorrebbe fare, all?insegna del mercatismo più bieco. Perché su questo si fonda l?Unione europea, ed ogni tentativo di ampliare l?Unione in materia extraeconomica è e sarà sempre fallimentare.

Da Monti ieri, alla conferenza del PPE però anche parole condivisibili, una sorta di monito all’intransigenza economico-finanziaria di Angela Merkel , sulla ricetta per uscire dall?Euro e dell?Europa:

“Il Parlamento italiano ribolle d’insofferenza verso la Germania. “Nel Parlamento italiano ci sono due gruppi, uno di centro e uno di centrodestra, che afferiscono alla famiglia del Ppe. Dall’inizio del mio governo ad oggi – sottolinea il premier – ho visto che nel Parlamento italiano in generale, ma persino in quei due gruppi che avevano come punto di riferimento la Germania e chi la governa, bollire e ribollire di insofferenza verso la Germania e il governo tedesco nel giro di 4, 5 mesi”.

 

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Redazione Elzeviro.eu

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