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Cosa c’è di male nel “radere al suolo i campi rom”?

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C’è stato panico e polemica in seguito alle parole del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. “Darei un preavviso di 6 mesi…poi raderei al suolo i campi Rom“, questa è la frase incriminata da alcuni onorevoli Piddì, “buoni” ma solo di facciata. La presidente (o presidentessa, come preferirebbe lei) della Camera Boldrini ha definito tali parole “inquietanti”, mentre la senatrice Pd Laura Cantini le ha descritte come “parole miserabili”.

Le due esponenti della nuova sinistra, non più marxista proletaria, ma neoliberal capitalista inorridiscono di fronte a una tale “crudeltà” espressa dall’eurodeputato, il quale, pur portando acqua alla sua campagna elettorale, si è espresso seguendo la legge italiana. “Radere al suolo con preavviso” non significa infatti rastrellare il campo rom con tanto di gente dentro; vuol dire invece sgomberare le persone presenti in tale situazione abusiva, per poi eliminare ciò che rimane del campo (spazzatura, legna e pneumatici per fare il fuoco e altro ciarpame inquinante).

Il giusto destino per delle strutture abusive nate e cresciute da più di venticinque anni sotto il naso di amministrazioni comunali varie e governo nazionale. Se è vero (come i dati confermano) che il trend degli sfratti per morosità subiti dagli italiani è in continuo aumento (150 sfratti al giorno in media nello scorso 2014), è legalmente giusto che la stessa bilancia sia usata per chi non arriva nemmeno alla condizione di morosità.

I rom infatti non pagano acqua, luce, gas, tassa sui rifiuti, imu e quant’altro, una condizione di forte privilegio da un punto di vista fiscale. Sicuramente non lo stesso privilegio goduto da Luca Ferrario, ex operaio catanese quasi cieco, costretto a lasciare la propria casa insieme alla compagna Luciana a causa dei mancati pagamenti. In questo caso uno stuolo di forze dell’ordine si è prodigato per sfrattare l’invalido, eppure la vicenda non fece intervenire l’on. Boldrini. Forse perché in quel periodo era intenta a ricevere i rappresentanti dell’Associazione 21 luglio, che si occupa dei diritti dei Rom (stranamente non dei doveri). L’on Boldrini non vuole che si lucri sui rom, eppure lo scandalo di Mafia capitale ha dimostrato come spesso siano proprio queste associazioni a far girare soldi sporchi sopra le teste dei migranti, vittime di questo spalleggiamento politico.  

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Redazione Elzeviro.eu

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