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Sulle primarie ha ragione Saviano

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Anche un orologio rotto, due volte al giorno, segna l’ora giusta. Elezioni vinte da dinosauro della politica condannato per abuso d’ufficio.

L’annuncio di Saviano era un consiglio ad astenersi dal votare alle Primarie del Partito democratico per le elezioni regionali campane svoltesi ieri e vinte da De Luca, un anziano signore che è stato a lungo sindaco di Salerno, addirittura quattro volte, con l’ultima elezione nelle comunali del 2001, nelle quali ha raggiunto il 74 per cento dei consensi. Aveva già ricoperto la carica di primo cittadino della città campana ad interim da maggio a luglio del 1993 e, successivamente, da dicembre 1993 a maggio 2001 (per due mandati), e ancora da giugno 2006 a maggio 2011. Nel 2015, tuttavia, è stato sospeso dalla carica dalla prefettura di Salerno, per effetto della legge Severino dopo una condanna in primo grado per abuso d’ufficio. 

Saviano ammoniva: “alle primarie Pd in Campania non andate a votare. Questo il mio consiglio. I candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio. Pacchetti di voti sono pronti ad andare a uno o all’altro candidato in cambio di assessorati. In più saranno determinanti gli accordi con Cosentino. Le primarie Pd avrebbero dovuto essere strumento di apertura e partecipazione, ma così non è stato (vedi il caso Liguria). Sino a quando non esisteranno leggi in grado di governarle, saranno solo scorciatoie per gruppi di potere. Non legittimiamole, non andate a votare.”


Sono effettivamente ancora in molti quelli che confondono le primarie con un vero strumento di voto democratico, quando sono attuate in seno alle segreterie di partito e quindi di per sé soggette alla direzione di un’associazione che si produce in una elezione non governata né regolata dalle leggi dello Stato. Ne abbiamo viste di cotte e di crude, addiruttura bus riempiti di anziani prelevati dall’ospizio e invogliati a votare in cambio della gita fuori porta. Se non verranno regolate da adeguate leggi dello Stato, le primarie contribuiranno soltanto all’obbiettivo delle scriteriate leggi elettorali vigenti, e non le aggireranno con un’iniezione di democrazia come vorrebbero farci credere.
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Redazione Elzeviro.eu

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