Veltroni lascia il Parlamento, nel quale è comodamente seduto dal 1987.
Ma, ci chiediamo, dove sta la notiziona? Lo Statuto del Pd dice a chiare lettere che non ci si può candidare per più di due legislature… Solo in un paese incivile come il nostro un fatto del genere può costituire grande novità, e non si può certo stimare Veltroni per questo suo “atto”, o “passo indietro”, come è stato configurato dalla stampa.
Senza ombra di dubbio Veltroni è una figura di spicco del partito, di cui è ex segretario e cofondatore, per questo il fatto che né lui né nessun altro consideri lo Statuto del Pd dà da pensare sulla coerenza interna della formazione politica che si appresta a guidare il governo del paese, alleanze concedendo. D’Alema, Turco e Bindi bazzicano il parlamento da più di 30 anni, senza volontà alcuna di “passi indietro”!
Semmai suscita amara ilarità che il suo passettino ben mirato Veltroni lo faccia nel momento in cui la gente è più invelenita che mai con la politica stessa. Un’assicurazione però ce la dà: “continuerò a fare politica da cittadino”. Forse è ora che pensi alla pensione invece. Così almeno avrà pensato Renzi, a cui è stato dal Walter nazionale intimato più volte di non scialacquare il patrimonio storico del Pd (quale poi?).
Freddie
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