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“Il vero nemico è l’Islam, non i terroristi”

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Le parole lanciate sul Giornale oggi da Magdi Allam, autorevole esponente del mondo culturale italiano, non devono lasciare indifferenti i cittadini. L’ex vicedirettore del Corsera, già europarlamentare, islamico convertito al cristianesimo, con tanto di battesimo dalle
mani di Benedetto XVI, non le manda a dire.

In primis se la prende con lo stordimento occidentale che non si rende conto di come in effetti noi oggi si sia in guerra: “è arrivato il momento di prendere atto che siamo in guerra e che in guerra si può vincere o perdere, ma non far finta che non ci riguardi”. Se la prende, Allam, con la strategia antiterroristica inutile, che intercetta solo la punta dell’iceberg in un contesto di guerra di logoramento in cui, schiacciata una singola cellula, altre e molte agiranno ancora e ancora, in completa autonomia.

Non lancia solo invettive, Allam, ma anche idee innovative e condivisibili a chi abbia a cuore il destino della (laica) società occidentale. Ecco infatti che sostiene: “se si intercetta – come è avvenuto recentemente a San Donà di Piave – un imam che invoca l’aiuto di Allah per annientare gli ebrei, non ci si deve limitare ad espellere l’imam, ma bisogna chiudere la moschea e denunciare il centinaio di fedeli che la frequentavano abitualmente perché erano parte integrante di un disegno eversivo”.

Aggiungiamo noi: se si scopre che un imam che frequentava il mercato di Porta Palazzo a Torino, ricettacolo dell’islamismo militante, oggi
combatte con l’Isis, si proceda ad interrogare senza carinerie tutti i suoi sodali e amici rimasti a due passi dal centro di Torino, a due passi dalla Sindone. Non si faccia finta di niente continuando a blaterare di integrazione come fa la giunta Fassino. 

La funerea ma attualissima conclusione è la necessità di decretare uno stato di emergenza.
Altrimenti avverrà “la conquista demografica grazie al più elevato tasso di natalità che culminerà nell’avvento dell’islam al potere per via democratica; la conquista territoriale attraverso l’invasione degli immigrati favorita dall’abolizione del reato di clandestinità, il ricongiungimento familiare e l’eventuale adozione dello ius soli che riconoscerà la cittadinanza a tutti coloro che nascono sul territorio nazionale; la conquista economica assecondando l’arbitrio della finanza e degli Stati islamici…”.

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Redazione Elzeviro.eu

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