Salvini deve fare il passo decisivo verso l’Italia

Il nome del partito di cui è segretario l’onorevole Matteo Salvini è ancora Lega Nord per l’indipendenza della Padania. Parliamo di un uomo che ha la velleità di raccogliere l’elettorato di destra del nostro paese, con argomenti e azioni che concernono tutto il territorio italiano, quali la lotta all’immigrazione clandestina, la lotta al nomadismo Rom, la volontà di liberalizzare il mercato e le imprese, la volontà di difendere i piccoli produttori, la volontà di far ripartire la politica dalle piccole realtà locali che funzionano, come molti validi esempi di comuni guidati del suo partito.

Se non si darà una mossa e anche alla svelta in questa direzione, il segretario potrebbe essere presto scavalcato da alcuni politici (già?) leghisti come il sindaco di Verona Flavio Tosi, il quale si occupa, al di fuori del suo comune, di politica prettamente a livello nazionale. E’ il momento di disfarsi, una volta per tutte, di quegli scomodi carrozzoni antiquati che in passato fecero la fortuna della Lega Nord: quegli irrinunciabili secessionisti che ormai irrinunciabili non sono più. La Lega Nord per l’indipendenza della Padania, se vuole contare qualcosa, confermando le stime che la danno sopra il 10% nei sondaggi, deve mutare denominazione, statuto e composizione, nonché alcuni tristi ideali, parlando di se stessa non più come di Lega Nord per l’indipendenza della Padania, bensì come della Lega Italia per il federalismo.