Si prospetta una nuova stangata fiscale per i contribuenti.
Basta non confessare, nemmeno di fronte all’evidenza, per essere tutelati dalla legge in nome del “giusto processo”, che giusto davvero non lo è quasi mai. Succede tutto il contrario ai cittadini colpiti inesorabilmente dal fisco sui beni alla luce del sole, ai quali non rinunciano (case ed auto). La nuova riforma del catasto e l’aumento delle accise sul carburante (tanto per sottolineare i punti più importanti) senza tralasciare il “telefonino” (sul quale aumenteranno i costi), provvederanno a calcare la mano su una nuova stangata che non sarà certamente l’ultima.
Appena finirà il patema dell’incontro Italia-Uruguay, o quando comunque si archivieranno i mondiali di calcio, si tornerà a fare i conti con l’amara realtà che uccide le speranze degli illusi. Del semestre europeo targato Italia, che inizierà il primo luglio, non ce ne può frega’ de meno non solo perché è puramente simbolico e non sposterà proprio niente, ma anche perché finirà tutto a “tarallucci e vino” per mantenere in piedi il sistema. Persino gli euroscettici si sono accordati su Junker!
Non bastano i peli sullo stomaco, ci vuole una corazza d’acciaio per i poveri cittadini nudi che corrono con una mano davanti ed una sul di dietro per ripararsi dalle interperie della crisi sepolta sotto un cumulo di chiacchiere vuote ed inutili.
Giuseppe Franchi Naa
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