Quando Berlusconi era Berlusconi

Più che un giaguaro (purtroppo smacchiato in questa tornata elettorale), noi vogliamo ricordarlo come”caimano” nei faccia a faccia con Prodi, un vero block buster che in TV non aveva rivali. Era l’uomo che ci aveva tolto l’Ici sulla prima casa e la imposta di successione, che proponeva di eliminare l’Irap alle imprese in 5 anni, il blocco dell’Iva ed il condono tombale di Equitalia, che voleva restituire l’Imu che Monti aveva brutalmente scippato dalle tasche degli italiani accogliendo le sfide e sfidando a sua volta gli avversari.

Vorremmo sapere cos’è successo dietro le quinte top secret, nell’enturage del suo partito; vorremmo sapere chi l’ha imbrigliato e costretto a recitare una parte non sua. Non solo i giudici lo hanno fatto diventare la macchietta di se stesso. Quando perse le elezioni nel 2006 per 24mila voti, se avesse potuto far campagna ancora per due settimane, le avrebbe vinte. Lo stesso vale per il 2013,
dove la sua coalizione perse il premio di maggioranza per una differenza dello 0,46%.

Adesso i topi escono fuori dalla tana perché non trovano più il formaggio servito a tavola senza muovere un dito. A prendere milioni di voti per loro e per le loro poltrone che dovevano occupare, ci pensava Berlusconi (come pure per tutte le spese). adesso coloro che hanno abbandonato la nave devono fare i conti con la realtà, mettersi in testa che in Italia vince la sinistra quando la destra è divisa. Storia docet.

di Giuseppe Franchi    N.a.a.