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9 milioni di irriducibili per Napolitano

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Tanto è il numero delle persone che hanno udito le imbelli parole del nostro Napolione, eccellentissimo Capo dello staterello dove viviamo. Quello stesso minuscolo stato (in minuscolo) che si piega all’europa (minuscolo) dei burocrati e dei banchieri. [In access prime time questo il bilancio dell’audience: su Rai Uno per Messaggio del Presidente Napolitano 4,934 milioni di spettatori ed il 26,24% di share; su Rai Due per il Messaggio del Presidente Napolitano 1,046 milioni e il 5,57% e per il Tg2 1,647 milioni e l?8,77% di share. Su Canale 5 per Messaggio del Presidente Napolitano 2,176 milioni e 11,57% di share. Su Rai Tre per Messaggio del Presidente Napolitano 1,1 milioni e il 5,93% di share. Su La7 perMessaggio Presidente Napolitano 705 mila spettatori ed il 3,75% di share.]

Mentre si diffondono omicidi che nessuna fatica si fa a definire omicidi di Stato, i burocrati nominati o coartati dal nostro MONARCA svendono la nostra sovranità. Quella monetaria l’hanno svenduta a suon di champagne e cozze Prodi e Berlusconi, in cambio di un’alternanza contrattata a tavolino, raccontando al popolo  la favoletta di una divisione inesistente tra destra e sinistra. Quella bancaria l’hanno elargita alla banca privata che si fa chiamare Banca centrale europea, la quale, con quattro signori della lobby bancario-finanziaria che ci governa seduti al tavolo, ci concede di stampare quanta moneta essa vuole. In tale scabroso stato versa la nostra sovranità, concetto che non è nemmeno più insegnato nelle università come intoccabile e sacrosanto, bensì come concetto elastico.

Per tutte queste decisioni epocali e storiche il popolo non è stato interpellato direttamente come sarebbe stato d’uopo ed è un fatto che oggi vi sia un risentimento, che si vuole bellamente etichettare come populista, contro questa Europa dei plutocrati e dei piccoli personaggi della politica. Così non è: non trattasi di una folla fomentata dal populista di turno, che può essere Grillo o il Movimento dei Forconi. I cittadini stanno prendendo coscienza della macchina mostruosa che non fa gli interessi degli Stati (se non quello egemone teutonico) anche grazie all’informazione ed al contempo benedetto e maledetto strumento informatico. Resta un fatto: dire che oggi ci vuole più Europa è una vergogna. Oggi ci vorrebbe, lo sanno tutti, un paese che risollevasse la testa, si prendesse indietro sovranità e orgoglio, sbiaditi e macchiati.Per essere alternativi anziché il discorso di Napolitano condividiamo il più interessante “controdiscorso” di Beppe Grillo.

Mentre si diffondono omicidi che nessuna fatica si fa a definire omicidi di Stato, i burocrati nominati o coartati dal nostro MONARCA svendono la nostra sovranità. Quella monetaria l’hanno svenduta a suon di champagne e cozze Prodi e Berlusconi, in cambio di un’alternanza contrattata a tavolino, raccontando al popolo  la favoletta di una divisione inesistente tra destra e sinistra. Quella bancaria l’hanno elargita alla banca privata che si fa chiamare Banca centrale europea, la quale, con quattro signori della lobby bancario-finanziaria che ci governa seduti al tavolo, ci concede di stampare quanta moneta essa vuole. In tale scabroso stato versa la nostra sovranità, concetto che non è nemmeno più insegnato nelle università come intoccabile e sacrosanto, bensì come concetto elastico.

Per tutte queste decisioni epocali e storiche il popolo non è stato interpellato direttamente come sarebbe stato d’uopo ed è un fatto che oggi vi sia un risentimento, che si vuole bellamente etichettare come populista, contro questa Europa dei plutocrati e dei piccoli personaggi della politica. Così non è: non trattasi di una folla fomentata dal populista di turno, che può essere Grillo o il Movimento dei Forconi. I cittadini stanno prendendo coscienza della macchina mostruosa che non fa gli interessi degli Stati (se non quello egemone teutonico) anche grazie all’informazione ed al contempo benedetto e maledetto strumento informatico. Resta un fatto: dire che oggi ci vuole più Europa è una vergogna. Oggi ci vorrebbe, lo sanno tutti, un paese che risollevasse la testa, si prendesse indietro sovranità e orgoglio, sbiaditi e macchiati.Per essere alternativi anziché il discorso di Napolitano condividiamo il più interessante “controdiscorso” di Beppe Grillo.

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Redazione Elzeviro.eu

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