Giù la maschera

E’ inutile che Napolitano si nasconda dietro un dito dicendo che mancano le condizioni per concedere la grazia a Berlusconi. A memoria si ricorda un precedente eclatante, quello del colonnello della Nato Josef Romano, che era stato condannato a 8/9 anni con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Dal presidente della Repubblica venne graziato (latitante) e gli furono cancellate pure le pene accessorie senza far nemmeno un giorno di carcere. La verità è che un provvedimento di clemenza nei riguardi del cavaliere avrebbe provocato l’irrigidimento delle istituzioni con le dimissioni in massa di quasi tutto il parlamento. Una cosa che Napolitano non poteva permettersi. Si discuterà invece sulla proposta di Casini, che ha consigliato di attendere la decadenza naturale dovuta alla condanna passata in giudicato, senza ricorrere ad inutili forzature che porterebbero lacerazioni sul piano politico. E per non farci mancare niente, c’è pure l’arrivo dello zar Vladimir Putin in Italia, con un carnet ricco di impegni .

Dopo l’incontro col papa in Vaticano e la cena al Quirinale è giunto a palazzo Grazioli verso le 22 per far visita all’amico Berlusconi in via confidenziale, riservatissima e privatissima, senza intercettazioni e giornalisti spioni.Sorprese potrebbero arrivare pure dal summit con Letta, anche se sulla carta sono previsti trattati che riguardano la finanza, l’energia ed il commercio. Per quanto concerne la decadenza del cav. da senatore, il M5s di certo non mollerà, ma sul PD (che ha ceduto di schianto sulla vicenda Cancellieri) c’è ancora un punto interrogativo. Pare che estromettere brutalmente dallo scenario il capo del maggior partito dell’opposizione sia molto grave e senza precedenti. Letta, ancora una volta, potrebbe intervenire a gamba tesa. La fiction continua: alla prossima puntata.

Giuseppe Franchi