Ora , dal momento che la “super corte” si è pronunciata sull‘incostituzionalità della legge elettorale, i politici sono tutti indaffarati per un ritocchino che la metta a posto entro luglio. Si parla già di un “maialinum“, perché il vero cambiamento avverrà in seguito (tutto rinviato, come per l’IMU).
Il solito flip-flop, un colpo al cerchio ed uno alla botte. Come sempre, in mezzo al pollaio, si ode il chicchirichì di Renzi, il giovane galletto di Firenze, che propone la legge in vigore per i sindaci con un bel ballottaggio finale che stabilisca il vincitore a furor di popolo. Non sarebbe nemmeno maluccio, se l’arternativa rimane il “mattarellum” (uninominale per circoscrizione ed una parte di proporzionale).
Vedremo che cosa faranno uscire dal cilindro quei ” quaranta” che si occupano a tempo pieno di questo tormentone, perchè anche se tutti dicono di sperare su un governo Letta duraturo, è meglio che ci sia una leggina pronta nel cassetto. A recuperare gli astensionisti, i politici (con un comportamento adeguato ) non ci pensano nemmeno. Allora , come diceva Andreotti , che di politica se ne intendeva, la legge giusta è quella che scontenta tutti.
Giuseppe Franchi
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