Affari di Palazzo

Ora l’Europa promette flessibilità al Governo giallofucsia

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Tra i più convinti sostenitori del governo giallofucsia v’è stato, da subito, l’immarcescibile Romano Prodi. Che ne ha senza esitazioni auspicato la formazione, quando esso ancora era solo un’idea, peraltro non delle migliori.

di Diego Fusaro

Così ha asserito lo stesso Prodi in questi giorni, con tono trionfale e apodittico:

È nato un governo che finalmente avrà rapporti seri con l’Europa.

Ovviamente, per il signor Prodi “rapporti seri” è una perifrasi per dire “rapporti di piena subalternità”. Come li desidera, appunto, l’Europa di Maastricht e del Fiscal Compact. Un’Italia serva e sempre sull’attenti, pronta a obbedire: Bruxelles comanda, Roma esegue. Del resto, Prodi – euroinomane della prim’ora – era quello che sosteneva che, grazie alla moneta comune, sarebbe stato come lavorare un giorno in meno guadagnando come se si fosse lavorato un giorno in più. E ancora v’è chi presta ascolta a questo signore!

Sul rotocalco turbomondialista

La Repubblica“, voce del padronato cosmopolitico e dell’odio organizzato verso l’Italia, campeggia in questi giorni un titolo che ha dell’incredibile:

L’Europa ci farà lo sconto.

È il non plus ultra del servilismo e della subalternità. Il non detto, comunque chiarissimo, è il seguente: se saremo sufficientemente servili e mansueti, l’Europa non infierirà. Non ci tratterà, in buona sostanza, come la Grecia. Sicché – questo il corollario – occorre essere docili e servili, sempre: ché l’Europa di Maastricht è una divinità minacciosa, che solo deve essere onorata ossequiosamente.

Così ha, d’altro canto, affermato Centeno (Presidente Eurogruppo): “La flessibilità è possibile, ma rispettando le norme dell’Ue”. Insomma, guai a criticare la Ue: nessuno si azzardi più a imboccare la strada del populismo e a rivendicare quote di sovranità nazionale, dunque di democrazia.

 

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Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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