Affari di Palazzo

La mossa di Conte è stata preordinata. Ed è evidente

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Mettiamola così,

La stampa (che è totalmente asservita a determinati poteri) ha per mesi e mesi pompato Salvini rilanciando ogni singola parola, ogni singolo tweet e sfornando sondaggi palesemente falsi dove si parlava di una Lega al 40% dei voti che non esiste (cosa ampliamente dimostrata dal risultato delle europee dove ha preso il 34% ma sul 50% del corpo elettorale non sul 75% delle politiche).

E i sondaggi di adesso dove un Salvini pompato non serve più lo danno già al 31%. Salvini c’è cascato come un pollo, lo hanno fatto sentire il padrone d’Italia e quello in pieno delirio alcolico in una spiaggia a fatto la cazzata di mandare politicamente a casa il governo. A questo risultato ha contribuito anche l’ala berlusconiana lombardo-veneta della Lega (che peraltro sarà minoritaria ma è quella che manda avanti la baracca con i soldi) che spingeva per le elezioni.

Si arriva al discorso del Senato di Conte.

Salvini prova a ricucire perchè si è accorto che lo hanno fregato. Tutto inutile, Conte fa un discorso pazzesco strabordando dal suo ruolo e bruciando i ponti tra M5S e Lega. Non aveva diritto di farlo, e lo ha fatto apposta. Non aveva diritto di farlo perchè era un Presidente tecnico e di garanzia, non aveva titolo per impegnare il Movimento 5 stelle rompendo a nome loro con la Lega. Poteva andarsene e i due partiti avrebbero trovato un altro. Ha giocato molto di fino e con molta molta astuzia, ma se uno si ascolta il discorso si vede benissimo.

Infine nel Movimento esce allo scoperto l’ala fichiana che chiede il governo con il PD e implicitamente la testa di Di Maio (peraltro come da desiderata presentata sulle gazzette italiane da Macron). Anche Di Maio si accorge del giochino, ma bisogna vedere se non è troppo tardi. Questo è quanto.

Mirabile anche il gioco dei barconi. Proprio all’acme delle fibrillazioni del governo arriva una nave francese e una nave spagnola e inizia la solita tiritera dello sbarco. Alla fine la ministra della difesa “nel nome dell’umanità” trasborda parte dei migranti sulle navi militari e li fa sbarcare facendo incazzare Salvini e dunque disattivando i suoi quattro neuroni funzionanti e peggiorando la situazione. Capite? La Trenta che agisce nel nome dell’umanità e che è stata presidentessa di una società di contractors ovvero che manda taglia gole proprio da dove scappano i migranti.

Che credibilità ha?

Non c’è dubbio, piano congegnato benissimo. Con larghissimo utilizzo di risorse umane e mezzi oltre che programmato stupendamente. Però se uno guarda bene al mosaico è anche troppo evidente la preordinazione.

Giuseppe Masala

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Redazione Elzeviro.eu

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