Da allora vive in Siria, dove è stata saldamente al fianco del marito, occupandosi di politica economica. Ha una Bachelor degree (laurea triennale) in informatica ed una laurea in Letteratura francese. Parla fluentemente l’inglese, l’arabo, il francese e lo spagnolo. Donna di vasta cultura, nel 2004 l’Università di Roma La Sapienza le ha conferito un dottorato ad honorem.
Soggetta al divieto di ingresso nell’Unione europea (quindi anche in Italia), tale veto non si estende al Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, del quale è cittadina. Sempre coerente nelle sue scelte, si è adoperata nella sua carriera di first lady per la parità di genere e per la tolleranza dei culti minoritari, come la religione cristiana, nella Repubblica araba di Siria.
Si è attirata le critiche di ampie parti della comunità tradizionalista siriana per il suo impegno nel riconoscimento della parità dei diritti delle donne ed è riuscita ad ottenere un investimento di 18 milioni di dollari da parte delle Nazioni Unite per modernizzare le istituzioni della Repubblica alla quale è devota.
Il “fiore del deserto“, com’è stata denominata dalla rivista Vogue, soffre di un cancro al seno diagnosticatole nell’agosto del corrente anno. La malattia è stata scoperta nella sua fase iniziale. Oggi circolano foto di riunioni del comitato delle Olimpiadi della scienza siriane, ove la first lady indossa un turbante, segno che ancora si sottopone a cicli chemioterapici.
E.F.
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