Tuttavia, per screditare la validità di questa sentenza assolutoria – dal carattere molto arbitrario e ruffiano – non è necessario scomodare precedenti giudiziari, cavilli codicistici, né tantomeno macchinose elucubrazioni di filosofia del diritto. No, è più che sufficiente ricorrere ad un rapido ed immediato parallelismo con la contemporaneità di casa nostra.
Pertanto, quando banalizzate il dibattito sugli account di Trump, asserendo che “i social sono aziende private come tutte le altre e quindi fanno come gli pare”, ricordatevi con quale mezzo di comunicazione il nostro premier Conte sta annunciando – da 10 mesi a questa parte – i più importanti provvedimenti legislativi (anche se tecnicamente amministrativi) dell’intero dopoguerra.
Il che, non significa naturalmente prendere le difese del Presidente americano per qualche sua uscita o azione in particolare; bensì solo riflettere sulle storture che possono subire i sistemi di potere nel momento in cui si accetta passivamente il controllo dell’economia sulla politica e non il contrario.
Il 27 sera scorso Rai 3 ha mandato in onda una puntata della trasmissione serale…
Come si fa a non rivolgere un pensiero, nella giornata della memoria delle vittime dell'Olocausto,…
"Gli avvoltoi hanno fame" e` il titolo di un film western diretto da Don Siegel…
Alla luce della visita in Italia del magnate della mobilita` elettrica, l'eclettico Musk, occorre fare…
A distanza di 5 anni dall'arresto di Sarkozy, e di dodici dai bombardamenti avallati dall'ex…
A più di vent'anni dall'invasione dell'Afghanistan, i Taliban ancora comandano nella regione. Non sarebbe stato…