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Nella laica Giordania ti ammazzano per una vignetta contro l’Isis

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Ucciso in circostanze poco chiare un giornalista giordano laico e sostenitore di Assad.

AMMAN – Codice civile napoleonico retaggio della colonizzazione francese, costituzionalmente laica, nonostante l’Islam sia considerata religione ufficiale; vige una netta separazione, sulla carta, tra politica e religione. E’ la Giordania di oggi, una monarchia costituzionale, ma guai ad ironizzare su Abdullah II. E lo sapeva bene Nahed Hattar, vignettista ucciso con tre colpi di pistola mentre andava a difendersi in aula, ad Amman, dopo un mese di galera. Giornalista e scrittore, Hattar aveva già avuto guai con la giustizia a causa di alcune irriverenze sul sovrano giordano.

L’accusa, per la quale aveva già scontato la detenzione, era quella di oltraggio all’islam. Hattar si trovava nei pressi del tribunale per un’udienza su questa stessa vignetta condivisa a suo tempo su facebook. Vignetta che è contro l’Isis, ma non contro l’Islam. Il 56enne Hattar, di famiglia giordano-cristiana, è stato ucciso con tre colpi di pistola al petto per aver ironizzato su un jihadista che, giacendo con due donne, chiede a dio di portargli un drink. I jihadisti stuprano le donne occidentali, costituiscono bordelli per i combattenti, trafficano in schiavi, droga e petrolio. Lo sa tutto il mondo.

Il dialogo della vignetta incriminata: «Buona giornata, Abu Saleh, hai bisogno di qualcosa?». L’uomo risponde: «Sì, Signore, mi porti un altro bicchiere di vino e chieda a Jibril (l’arcangelo Gabriele) di portarmi noccioline. Dopo mi mandi un servitore eterno per pulire il pavimento e sparecchiare. E non dimentichi di mettere una porta davanti alla tenda, così la prossima volta bussa prima di entrare, Sua Beatitudine». 

Hattar, noto sostenitore in politica mediorientale del presidente siriano Bashar Al Assad, si era difeso dicendo come non fosse sua intenzione quella di offendere i fedeli, bensì di denunciare la distorta visione religiosa dei terroristi. «Da non credente -aveva scritto- rispetto i credenti che non hanno colto il significato satirico della vignetta».

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Redazione Elzeviro.eu

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