La Farnesina ha confermato l’ipotesi della presunta morte di due italiani in Libia, Fausto Piano e Salvatore Failla.
In realtà non vi è ancora nulla di certo al riguardo, data la non disponibilità dei corpi e la difficoltà di verifica sul posto. I due italiani sarebbero stati dipendenti della società di costruzioni “Bonatti” e in seguito al rapimento avvenuto lo scorso luglio del 2015 da parte di miliziani dell’Isis, sarebbero stati usati come scudi umani durante un raid aereo.
Le forze governative libiche avrebbero infatti attaccato una postazione Isis a Sabrata nell’ovest del Paese che ha portato all’uccisione di 7 jihadisti e forse dei due italiani.
Ormai è questa la condizione del nostro Paese e dei suoi cittadini, scudi umani e vittime di orrori altrui. Le due vittime non sono altro che conseguenza della destabilizzazione libica voluta da Obamkozy, cancellando d’un tratto quella che era una destinazione di scambio privilegiata per gli imprenditori italiani.
Allo stesso modo l’Italia si è fatta scudo per l’Europa e l’Occidente intero, sfavorita dalla sua posizione geografica, per l’accoglienza dei profughi creati non da noi, ma sempre da Obamkozy.
Ora gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo intervento in Libia e il Primo Ministro Renzi pare voler partecipare a quest’operazione. Attendiamo una nuova guerra fatta di bombe, raid, profughi e ovviamente scudi.
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