La “Teoria dei Giochi”, elaborata dal matematico John Nash ispiratosi a “Il Principe” di Niccolò Machiavelli, analizza le decisioni di un “soggetto” in situazioni conflittuali, o di interazione con due o più rivali, per costringerli a cedere man mano, prevedendo in anticipo le loro mosse e giocando al rialzo volta per volta.
Sulla base di questo analizziamo il comportamento, alquanto ambiguo, del, ormai, ex Ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, le sue dimissioni dopo il risultato del referendum fa pensare, proprio lui il vero artefice di questo risultato, lui che ha usato termini pesanti per definire gli Eurocrati, si sia dimesso ora che il popolo lo ha appoggiato? Per poi non pensar male dopo le ultime sue dichiarazioni sul suo profilo Twitter, dove si è detto pronto ad appoggiare Alexis Tsipras nella trattativa con l’Europa.
C’è anche da considerare la ripresa dell’Euro dopo l’annuncio delle sue dimissioni, e che da mesi ormai gli Eurocrati chiedevano che fosse messo fuori dal Governo ed ora che doveva essere un punto di forza si mette da parte, queste dimissioni sembrano quasi il riscatto da pagare per poter avere qualcosa in cambio, Tsipras aveva detto che la democrazia non poteva essere ricattata, ad oggi di questa affermazione non credo che sia rispondente a verità.
Oggi Tsipras ha chiesto l’abbattimento del 30% del debito, e una moratoria di 20 anni nei pagamenti. L’Eurocrazia, in tutta risposta, esige misure sempre più rigorose nei tagli alla spesa pubblica, che significa ulteriori tagli ai servizi fondamentali in un Paese ridotto allo stremo. La via d’uscita?
Beh ad oggi la risposta l’ha data solo Alba Dorata, il riscatto della Sovranità Monetaria, e della Sovranità Nazionale, l’uscita dall’Euro ed il ritorno ad una moneta nazionale. Ma Tsipras non lo vuole e continua, imperterrito, a giurare fedeltà all’euro e all’Eurocrazia, fregandosene altamente del volere del popolo greco.
Luigi Cortese