Il Texas vota sì alle armi nelle università. “E’ un fatto di autodifesa per gli studenti”.

Nello Utah è già possibile, in Colorado invece sono i singoli campus a scegliere se far portare le armi a studenti e professori.

Dal 2016 anche in Texas gli studenti di ventuno anni compiuti avranno la facoltà di girare con handgun, una pistola a canna corta.

La legge, che risale al 2011 nel suo progetto, è stata giustificata dai suoi propositori dicendo che le sparatorie nei campus, come l’eccidio al Virginia Tech nel 2007 e alla Northern Illinois nel 2008, dimostrano come la miglior difesa contro assassini armati sono studenti che possono rispondere al fuoco. 

Senato e Camera si sono trovati concordi e, salvo la formalità di una licenza, che in Texas si ottiene come bere un bicchiere d’acqua gli atenei saranno popolati di ragazzi armati. “E’ essenzialmente un fatto di auto-difesa” per il senatore repubblicano Jeff Wenworth che ha dichiarato: “Non voglio che si ripeta nel campus di un college texano quello che è successo al Virginia Tech, dove un folle ha falciato 32 persone. Non voglio che pazzi scatenati salgano in cima ad una torre e comincino a fare il tiro a segno contro studenti indifesi”. 

I detrattori della legge, e qui si vede la mentalità texana che ha le armi nel suo dna, dicono che questa legge non fosse una priorità, piuttosto che inverare una campagna di sensibilizzazione contro l’uso delle armi. Il disegno di legge è stato proposto già quattro anni fa, quindi non si sono accelerati i tempi. Dal 2016 si potranno portare le armi nelle università del Texas, che contano ben mezzo milione di studenti.
Perché un texano senza armi non è un vero texano.