«Palmira è una città splendida per la posizione, la ricchezza del suolo, la gradevolezza delle acque. Da tutti i lati le sabbie assediano l’oasi e la natura l’ha sottratta al resto del mondo. Gode di una sorte privilegiata tra i due grandi imperi, quello dei Romani e quello dei Parti e sia l’uno che l’altro la corteggiano non appena riemergono i conflitti tra loro». Così scriveva Plinio il Vecchio (23-79 d. C.).
La verità è che le truppe governative guidate dai generali di Al-Assad hanno fatto ripiegare Isis in una battaglia sanguinosa, dove trecento terroristi sono stati uccisi e cento Siriani dell’Esercito regolare hanno perso la vita, e la loro temeraria azione militare è stata inverata sia per la Siria, sia per la civiltà mondiale, considerato il patrimonio archeologico inestimabile della città.
Assad è stato lasciato solo nella battaglia contro l’Isis, supportato solo da Putin e osteggiato dagli Stati Uniti, veri creatori del caos nevralgico dal quale sono spuntati gli estremismi da cui è scaturito Isis. Gli Usa dovrebbero ringraziare, invece fanno la guerra a Putin e armano i ribelli in combutta contro Assad. Dando una rapida scorsa ai titoli dei maggiorenti dell’informazione, in Italia c’è ancora speranza per un giornalismo obbiettivo?
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