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La strenua lotta della Russia contro ISIS

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Ma il vero nemico è ancora il capitalismo a stelle e strisce che ha creato lo Stato islamico.

La Russia rappresenta ormai, oltre ad il paese geograficamente più esteso del pianeta, quello dell’alternativa. Per inserendo il suo sistema politico nell’alveo della compartecipazione democratica, il sistema politico russo e la comunità degli stati indipendenti (CSI) si configurano come la vera alternativa mondiale al capitalismo selvaggio ed alla democrazia a fini economici “ready to export” degli USA.

Se oggi il ministro degli esteri russo Lavrov  ha detto che ISIS è il più grande nemico, attualmente, della Russia, ripetiamo ancora una volta che il vero nemico sono i fautori e creatori dello stesso ISIS. Tutti sanno, e perfino grandi star americane come Sean Penn affermano (anche se con un po’ di partigianeria antiBush e pro Obama), che ISIS è una creazione, mediata o immediata, secondo i punti di vista, degli USA. Su questo foglio elettronico abbiamo sostenuto più volte che si tratti di una creazione immediata degli USA, e non di una conseguenza fatalistica del suo irresponsabile agire in Medio Oriente.

“L’Isis e’ in questo momento il peggior nemico della Russia“. Questa l’affermazione della testa della diplomazia di Mosca Serghiei Lavrov. La federazione ha disposto l’intensificazione delle misure “anti-ISIS” e la lotta al terrorismo dello Stato Islamico con l’obbiettivo, dichiarato, di distruggerlo. La strategia russa è quella di cominciare con eliminazioni attuate mediante sofisticate azioni di intelligence che vadano a far fuori i grandi nomi dell’organizzazione. Eliminando capi, gregari, ma anche complici più o meno mediati, infatti, si andrebbe a scardinare l’organizzazione simil-mafiosa che governa ISIS, che è, prima che religiosa o terroristica, un’azienda criminale chiusa e di stampo mafioso. 

Forte dell’esperienza cecena che scardinò nella regione il terrorismo, Putin intende eliminare le bande islamiche come fece in Cecenia: una per una fino al più insignificante collaboratore dell’organizzazione. 
Dopo il susseguirsi degli eventi che hanno sconquassato il Medio Oriente, dopo che ci hanno insegnato come Assad fosse il male ed i ribelli, la cui azione è di palese convergenza nell’alveo dello Stato islamico, fosse il bene, l’Europa è pronta ancora ad agire con la Nato a fianco di BombObama, il premio nobel per la Pace più assurdo che ci sia mai stato, rovesciatore di regimi che non conosceva e che, per molti versi, erano più democratici (nel senso di vicinanza al demos) del selvaggio liberalismo a stelle e strisce. Si pensi soltanto alla gheddafiana sanità gratuita libica, o alle quote dei proventi petroliferi al popolo…

Sulle spalle di Putin e di Lavrov pesa un’enorme responsabilità: tutto il mondo che non condivide la violenza d’assalto del capitalismo d’accatto, del liberalismo spinto e volgare, menefreghista e accattone, è dalla sua, che sconfigga l’Isis ed il modo di concepire la società nell’Occidente molle e senza identità salvo quella dettata dalla bancocrazia imperante e totalmente non democratica.

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Redazione Elzeviro.eu

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