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Se la sono cercata

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La Siria è un grande paese, pregno di storia e culla della civiltà. Colà sta per accadere ciò che accadde in Iran, l’antica Persia, oggi in mano ad un certo Islam che ne ha soffocato cultura, costumi, lingua e tradizioni. E’ per questo e altri motivi di geopolitica che bisogna supportare Assad, baluardo siriano contro le invasioni islamiche e islamiste.

Queste signorine, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, presumibilmente  inneggiavano a quelli che sarebbero stati i loro rapitori e agivano contro Assad. Esse sono state rapite il 21 luglio scorso in un villaggio nei pressi della città di Aleppo. Gli organi di informazione avevano fatto circolare numerose immagini delle due ragazze, da diverso tempo impegnate come attiviste al fianco dei ribelli antigovernativi.

Nell’immagine qui a destra, diventata presto virale, si vedono le due giovani, nel corso di una manifestazione contro Assad, mentre sorreggono un cartello che recita: “Agli eroi di Liwa Shuhada grazie per l’ospitalità e se Dio vuole vediamo la città di Idlib libera quando ritorneremo”. Tali “eroi” non sono altro che un pericoloso gruppo ribelle islamista il cui nome significa “La Brigata dell’Islam”.

La “brigata” in questione, oggetto dei ringraziamenti delle due ragazze lombarde, è considerata dagli esperti di terrorismo internazionale una sigla vicina al Fronte al Nusra, braccio di Al Qaeda in Siria, di indubbia matrice jihadista.

Ora è stato diffuso un video nel quale le due signorine, con un hijab nero, parlano sconvolte chiedendo al governo italiano di salvarle e riportarle a casa prima di Natale. Il video è datato 17 dicembre, ma vi sono dubbi sull’autenticità della data in relazione alla diffusione dello stesso. E’ possibile che, ormai sanati gli iniziali dubbi di autenticità, il filmato risalga ad un periodo precedente.
Le due “ribelli” parlano per bocca dei rapitori di una responsabilità del governo italiano nel riportarle in patria (naturalmente la parola patria non è contemplata). La vera responsabilità è da ravvisarsi nella scelleratezza delle scelte di vita loro, che comportano delle naturali conseguenze.

Invero pare proprio che le due signorine non si meritino gli sforzi diplomatici italiani. In primo luogo perchè non si tratta con i terroristi, in secondo luogo perché, entrando in contatto o supportando le azioni di Al Queda sono considerabili come potenziali associate ad un’organizzazione terroristica e pertanto dovrebbe perlomeno partire un’inchiesta in tal senso. 
Auspichiamo che i destinatari dei ringraziamenti di ospitalità facciano vedere alle signorine in questione l’ospitalità propria degli usi e costumi loro.

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Redazione Elzeviro.eu

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