L’Irlanda riconosce la sovranità della Palestina

Un altro paese si aggiunge alla lista, che ormai conta 136 parteicpanti, di stati che riconoscono l’indipendenza della Palestina. L’Irlanda prosegue così nella sua linea alternativa ai diktat della diarchia Usa-Ue. La mozione era arrivata dietro la proposta del partito dello Sinn Fein, il cui leader Gerry Adams è stato braccio politico dell’Ira, dunque un partito con radici fortemente indipendentiste. 

“Siamo grati al governo per non aver ostacolato la nostra mozione a favore dell’autodeterminazione palestinese. La decisione assunta dalle Camere impegnerà l’Irlanda a supportare concretamente la sovranità della Palestina“, così ha parlato la parlamentare Sandra Mc Lellan di Sinn Fein.

E’ molto strano osservare come l’Irlanda, insieme a Islanda, Svezia e Norvegia, siano le uniche nazioni dell’Europa occidentale ad aver riconosciuto lo stato palestinese. L’Italia, la Germania e la Francia, che con tanta fretta e celerità hanno riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, ancora oggi non hanno il coraggio di esprimersi sullo stato palestinese.

Il veto statunitense pesa tantissimo sulla politica estera degli stati europei, che con questo mancato riconoscimento dimostrano il loro ottuso assrvimento alle dissennate politiche di Washington. Gli stati europei hanno scelto la via delle sanzioni nei confronti della Russia, per una presunta violazione dei diritti umani; sappiamo però grazie a un’indagine dell’Osservatorio europeo per i Diritti Umani che tra il 2010 e il 2014 Israele ha proceduto all’arresto di tremila ragazzini (età compresa tra i 12 e i 15 anni) e il 75% dei prigionieri avrebbe subito violenze.

Nonostante questi dati evidenti gli stati europei non hanno applicato alcuna sanzione nei confronti di Israele. L’Europa ha bisogno di invertire rotta nelle relazioni diplomatiche con i paesi arabi, che devono trasformarsi da minaccia ad alleato (soprattutto per la questione energetica) e il riconoscimento della Palestina potrebbe essere il primo passo.