Fa specie che un conoscitore così profondo dell’acido desossiribonucleico che caratterizza le specie viventi abbia potuto espletare frasi che non siano o tentino di essere prettamente scientifiche. Bene si sa, anche da profani, che la differenza fra bianchi e neri è davvero minima nel filamento del Dna.
Watson si e’ scusato, spiegando però come il cronista che raccolse l’intervista avesse travisato ed estrapolato le sue parole dal contesto: “In qualche modo scrisse che ero preoccupato per la gente in Africa a causa del loro basso quoziente intellettivo…qualcosa che non si puo’ dire”.
Ha aggiunto che “e’ stato stupido da parte mia”, ribadendo comunque che la sua non andava presa come un’affermazione convenzionalmente razzista. Ci sarebbe da disquisire parecchio sul significato della parola razzismo, ma non è questa notizia di cronaca la sede.E’ pacifico che all’interno di un ragionamento scientifico o parascientifico le estrapolazioni a fini di scoop giornalistici dovrebbero ottenere meno credito di quello che attualmente hanno, specialmente quando fanno drizzare le orecchie dei detrattori subodoranti argomenti come razzismo, sessismo e simili.
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