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Undici di settembre

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11 di settembre: per tutti la mente corre a quello del 2001 ma, per uno strano scherzo del destino, in questo giorno ricorrono anche i natali di Bashar al-Assad.
L’11 settembre 2001 i vertici del sistema-mondo, simulando un attacco a se stessi, davano il via ad un’offensiva golpistica globale.
“Nulla sarà più come prima” ci annunciarono, e infatti non lo è: un’ informazione a senso unico, il potere assoluto di Google di decidere se un’attività, in qualsiasi angolo del mondo, avrà o non avrà mercato, Facebook e Twitter per lo “stordimento di massa”, economie sabotate dalle agenzie di rating, risparmiatori sfruttati e rovinati dall’associazione a delinquere composta da dette agenzie e dalle banche, disastri umanitari, mutazioni climatiche ed alimentari, fame determinata in borsa dalle scommesse sui futures, conflitti etno-sociali, una cartina geopolitica in costante modifica grazie a guerre monopolistiche.
La dinamica era nata ben prima ma il sostegno giuridico, militare, poliziesco e tecnologico alla sua rigida e rapida affermazione fu imposto a partire da quel giorno.
E oggi viviamo esattamente come lo si faceva in una triste repubblica socialistica sovietica, con l’unica differenza che lì, almeno, c’era un lavoro per ciascuno.
La depressione spirituale, psichica e culturale non aveva mai raggiunto simili profondità nella storia della civiltà. La quale in effetti è solo un ricordo.

“Nulla sarà più come prima” ci dissero. Giusto, infatti nulla lo è. Tranne qualche rarissima eccezione, come quella rappresentata per l’appunto da Assad: presidente di una nazione libera e sovrana, egli ha da sempre ostacolato ogni tentativo di ribaltone ai suoi danni ed indovinate chi è che ha sempre cercato di far fare ad Assad la fine di Gheddafi (solo per citarne uno di “dittatore”…)?
La risposta è semplice, ma fa sorridere notare come per raggiungere tale obiettivo, questi esportatori di democrazia si sono serviti proprio di chi nel 2001 avrebbe architettato l’attacco congiunto a Pentagono (proprio questo non andato a segno, che casualità!) e Torri Gemelle ovvero Al-Qaeda… con la differenza che questo ramo jihadista dell’Islam si è modificato nel famigerato Isis, altra creazione statunitense; a tal proposito le parole dell’ex segretario di stato Usa Hillary Clinton non lasciano spazio a dubbi: “l’Isis è una nostra creazione, finanziata ed armata da noi in funzione anti-Assad che è finita per sfuggirci di mano”. Ulteriori conferme arrivano dall’incontro documentato fra l’influentissimo senatore John Mc Cain ed il capo di questi tagliagole, il califfo Al-Baghdadi (colui che ha minacciato di marciare su Roma ed ovviamente anche lui uomo CIA).
Racchiuderei la situazione siriana in quelle che furono le parole di un altro americano, Mark Twain, a testimonianza di come la Siria sia culla di civiltà e come incoraggiamento al presidente Assad a proseguire la sua lotta: “vai indietro quanto vuoi nel passato, e Damasco c’è sempre stata! Essa ha visto nascere, prosperare, andare in rovina mille imperi e, prima che muoia, altri mille ne vedrà cadere“.

Ronny Dentice 

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Redazione Elzeviro.eu

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