Grecia: Alba Dorata in difficoltà?

La morte del rapper antifascista Pàvlos Fyssas, accoltellato da Yorgos Rupakias, membro di Alba Dorata, ha aperto gli occhi ai cittadini greci facendo calare il partito nei sondaggi. Nei giorni successivi all’omicidio si è passati dall’8,3% dei votanti al 5,8.

Per protesta contro l’omicidio il  il 25 settembre scorso quasi 10.000 persone (secondo le stime della polizia greca) sono scese in piazza ad Atene per manifestare contro Alba Dorata.

In questi giorni sono anche emersi particolari sui rapporti tra Alba Dorata e la polizia greca. Stando a quanto affermato dal capo della Federazione degli agenti della polizia greca, Christos Fotopoulos:

«Negli ultimi tre anni, ci sono stati molti casi in cui i nostri colleghi hanno dato prova di tolleranza verso gli scoppi di violenza dei membri di Alba dorata».

Secondo i media greci le parole di Fotopoulos sono da mettere in relazioni con le dimissioni per “motivi personali” dell?ispettore generale nella Regione della Grecia del Sud, il tenente generale Ioannis Dikopulos, e il direttore generale della Grecia Centrale, il generale di divisione Apostolos Kaskanis.

A seguito di quanto riportato dal quotidiano To Vima il ministro della Difesa, Dimitris Avramopulos, ha chiesto che venisse aperta un’indagine. Stando al quotidiano alcuni soldati in servizio sono soliti addestrare gruppi paramilitari, detti “pronti a tutto”. Su ciò il ministro dell’Ordine pubblico Nikos Dendias ha dichiarato che vi sarà «tolleranza zero». Mentre Antonis Samaras, il premier greco, ha annunciato che non permetterà ad Alba Dorata di minare la democrazia dalle fondamenta.