E mentre piazza Taksim diventa un nuovo simbolo di protesta guardato dal mondo intero, anche le diplomazie occidentali si muovono per dialogare con Erdogan. Gli Stati Uniti chiedono il rispetto della libertà di associazione, di espressione e di assemblea e propongono, in cambio, l’invio di consulenti che spieghino al Premier di Ankara come controllare tutte le telefonate dei suoi connazionali.
SCORRETTI, a cura di Manuel Conterio e Pier Soru.
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