Affari di Palazzo

Da che parte sta (davvero) papa Francesco?

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di Marco Trogi

Stiamo vivendo un periodo storicamente importante, di grandi cambiamenti, mutamenti di carattere politico, sociale ed etico che stanno letteralmente lacerando e dividendo in due parti distinte, contrapposte e, purtroppo, lontane la nostra attuale società.

Da una parte abbiamo una fazione progressista, pronta a rinnegare tutto, perfino se stessa, a favore di nuove regole, diritti e visioni sociali.

Sull’opposto versante

abbiamo invece una forza più conservatrice, pronta a difendere valori e principi e confini, definendoli fondamenta irrinunciabili e indiscutibili di una corretta società. In mezzo a queste due correnti di pensiero c’è la Santa Chiesa che, ufficialmente auspicata da tutti come entità non ingerente e superpartes, segue una sua personale linea obbiettivamente, però, piuttosto ambigua e di non facile comprensione, che la conduce, inevitabilmente a dover dare risposte, praticamente, a entrambi gli schieramenti.

Papa Francesco è stato accolto dai fedeli e dall’intera opinione pubblica come il Papa di tutti, un Pontefice moderno, alla mano che, avvicinandosi alla gente, avrebbe dovuto di conseguenza riavvicinare e condurre le tante pecorelle smarrite nell’ovile, dando loro le necessarie risposte e sicurezze. Col tempo però, Francesco, con i suoi atteggiamenti apparentemente poco realistici o perlomeno un tantino fuori luogo, sta ottenendo esattamente l’effetto contrario, indebolendo ancora di più la già traballante immagine di questa Sacra Istituzione. È normale, quindi, che a questo punto la gente cominci a porsi una, forse eretica ma io credo legittima, domanda…

Caro Francesco,

Un certo Islam vuole cancellarti dalla faccia della terra. Masse di potenziali immigrati, la maggior parte di fede musulmana stanno premendo contro i nostri confini. Con l’aumento dell’immigrazione, soprattutto quella clandestina, è altresì sensibilmente aumentato anche il tasso di microcriminalità. La gente, e fra essa molti tuoi fedeli, sta mal reagendo alla cosa, mostrando a tratti pericolosi segnali di vera e propria intolleranza e tu, tu che fai?

Nonostante l’incalzare di proclami di invasione e di notizie di efferata cronaca nera, predichi l’accoglienza e in nome della pace ti prostri ai piedi di recidivi criminali? Noi lo sappiamo che in fondo non fai altro che osservare i principi fondamentali, i dogmi più elementari imposti dalla cristianità ma, visto come stanno andando le cose, perdona la franchezza, tu, Francesco, da che parte stai?”

 

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Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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