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Commissione di vigilanza: ecco chi si occuperà di Facebook

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Cambiamenti in vista per Zuckerberg e il suo colosso. Lo scorso 18 settembre è stata annunciata una novità che punta a stravolgere e a migliorare le controversie legate ai social network.

Negli ultimi mesi sono stati parecchi i casi che hanno fatto discutere, come per esempio episodi inerenti alla mancata protezione dei dati sensibili degli utenti. Troppe dispute e troppi scandali che Zuckerberg non avrebbe potuto risolvere da solo. Finalmente la soluzione è arrivata: la decisione presa è stata quella di istituire una commissione di vigilanza. Questo gruppo, chiamato “Oversight Board”, dovrà occuparsi di risolvere tutte quelle questioni che hanno creato scalpore e dibattiti. Ma non solo: il comitato è stata definito come “indipendente”, ciò vuol dire che se la commissione lo riterrà opportuno potrà andare contro l’opinione di Zuckerberg stesso.

La commissione di vigilanza entrerà in vigore dal 2020 e potrà occuparsi di rimozione di contenuti ritenuti non idonei, piuttosto che di moderare dibattiti legati a post o a contenuti multimediali.

Si tratterà di una vera e propria rivoluzione in questo campo: nuove regole e nuovi cambiamenti dettati da una terza parte e non dall’amministratore delegato stesso. La novità sembra del tutto innovativa ma sarebbero già sorti alcuni problemi che hanno portato a grande clamore mediatico. La commissione, anche se definita indipendente, è pagata direttamente dall’azienda stessa. Ciò vuol dire che lo stesso Zuckerberg li stipendierà: proprio per questo è in atto una polemica perché ciò potrebbe non garantire una totale neutralità nel risultato della disputa.

Nonostante questo, l’amministratore delegato di Facebook ha dichiarato

Ogni settimana prendiamo milioni di decisioni sui contenuti degli utenti. Non penso che le aziende private come la nostra dovrebbero prendere da sole così tante decisioni su come le persone si esprimono

Ciò sottolinea il fatto che lo stesso Zuckerberg avrebbe bisogno di terze parti che prendano in mano la situazione.

Secondo lo statuto della commissione, le decisioni prese dovranno essere rispettate dall’azienda stessa e per essere modificate dovranno passare attraverso un processo decisionale complesso.

 

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Redazione Elzeviro.eu

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