Affari di Palazzo

Per amor di poltrona: il declino del Movimento 5 Stelle

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Il M5S ha subito prima di queste ultime elezioni un assalto alla diligenza di arrivisti ed opportunisti in cerca di un posto al sole in Parlamento e addirittura in qualche Ministero.

di Giuseppe Masala

Questa cosa è emersa con il passare del tempo in maniera palese. Tante posizioni sono state platealmente rinnegate, giuste o sbagliate che fossero erano parte fondamentale di una linea politica condivisa dal basso ormai totalmente disattesa per amor di poltrona. Capita, non c’è niente da fare, e anzi c’era da aspettarselo.

Il primigenio alleato di governo, la Lega, è altrettanto spaccata e al suo interno abbia posizioni filo Unione Europea e filogermaniche? Basta pensare a Zaia e a Giorgetti. Solo per rimanere sul tema che ritengo centrale: la lotta contro il Mostro Europoide.

Uno dei problemi di fondo di questo disgraziato paese è la sua classe dirigente,

fellona, opportunista, ignorante e sempre a caccia di prebende e privilegi. Purtroppo è un portato della Seconda Repubblica. Abbiamo eletto per decenni mediocri passacarte ma allo stesso tempo spietati opportunisti.

E del resto non serviva nulla più di questo per fare carriera in politica

e anzi era un pregio importante quello di non saper pensare dovendo solo dire signorsì ai Dictat provenienti dal IV Reich di Bruxelles che ci venivano rivenduti con il mantra del “ce lo chiede l’Europa” al fine di poter costruire quella Nuova Gerusalemme – fatta di fiumi di latte e miele – che sarebbe sorta in futuro a fronte dei “sagrivisci” nel presente. Abbiamo selezionato incapaci.

E questo problema c’è anche nel M5S,

non rilevare la presenza di opportunisti per iscriversi alla tifoseria acritica non ha senso.

Io mi auguro solo che gli uomini e le donne di buona volontà presenti nelle istituzioni e portati dal Movimento Cinque Stelle, al momento opportuno, si facciano sentire. Altrimenti del movimentismo iniziale non rimarrà nulla, manco la cenere di questo generoso tentativo.

Per esempio quando l’Avvocato delle Elites, Giuseppe Conte, ovvero la tenia che parassita il Movimento (assieme alla sua cricca ministeriale), chiederà l’adesione al Mes, sarebbe bello sentire in diretta televisiva l’antico grido di battaglia, piccolo borghese e fantozziano quanto si vuole, ma pregevolmente esplicito e liberatorio:

VAFFANCULO

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Redazione Elzeviro.eu

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