Con lo sbocciare della primavera, ma meglio dire con quest’ondata di calore fuori stagione, si moltiplicano i comportamenti riprovevoli degli automobilisti che non vogliono rinunciare ad una brezzolina fresca comodamente seduti in macchina a fare gli affari loro.
Gli occhi di triglia di quelli fermi con motore acceso per l’aria condizionata a cui chiedi gentilmente di spegnere sono impagabili. Segue l’incazzatura verso chi osa rilevare il comportamento incivile.
Siamo davvero così incivili da non riuscire nemmeno a capire che certi comportamenti, inquinanti e menefreghisti, peggiorano la vivibilità urbana? La domanda è retorica.
La sanzione è regolamentata dall’articolo 157 del codice della strada: “È fatto divieto di tenere il motore acceso durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo”.
Il medesimo divieto è altresì valido in inverno con il riscaldamento acceso. Quando si è fermi e si vuole rispettare la legge bisogna spegnere il motore. Il motivo di questa norma è evidente e la sua ratio si ravvisa nella necessità di ridurre le emissioni dei gas di scarico.
Come sempre, la sanzione per essere efficace deve essere comminata e, a giudicare dalla diffusione del comportamento illecito, pare che non vi siano sufficienti azioni in tal senso da parte della polizia locale nelle città di Torino e Milano, le più inquinate del paese.
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