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La Stampa scopre gli abusivi

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Strano, dopo anni di silenzio in cui il primo giornale di Torino, per fama, ha presentato un realtà un po’ troppo soleggiata della città, ecco che ora viene scoperta dal nulla una delle piaghe più squallide che colpiscono il capoluogo piemontese.

L‘impresa dei parcheggiatori abusivi è ormai sotto gli occhi di tutta la cittadinanza da più di dieci anni, e senza che fosse organizzata un’azione congiunta di polizia, essa ha potuto svilupparsi in lungo e in largo per la città.

Ospedali e Chiese le vittime preferite, evidentemente perché la clientela composta per lo più da anziani e infermi poteva subire l‘estorsione senza ribellarsi. In seguito il racket ha colpito anche la movida ed i giovani festaioli si sono dimostrati ancor più remissivi dei concittadini di cui sopra, subendo, senza parlare, l‘infame pedaggio.

Chi non paga può subire o ritorsione immediata (pestaggio sul momento), oppure vendetta senza possibilità di difesa (una bella riga alla macchina oppure un finestrino distrutto). Tutto ciò, che per i torinesi era all’ordine del giorno, per giornali come La Stampa e Repubblica è stato invece dimenticato in magazzino, o magari tra le bozze mai mandate in stampa.

Improvvisamente però tutto si è risvegliato, una solerte penna ha fatto comparire in data 15/4 un articolone sul triste fenomeno. Tale intervento mediatico ha però un senso: esso infatti giunge casualmente con l’inizio di un’operazione a muso duro organizzata dai carabinieri di Torino, che con 27 interventi nell’ultimo mese stanno ponendo un grosso freno all’attività criminale.

Lungi da noi non  elogiare l’operato dei solerti militari, tiriamo però le orecchie ai giornali che tendono a tirar fuori la “m…a” solo quando essa è stata pulita, dimenticandosi così tutte le vessazioni subite dai cittadini negli anni addietro.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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