TORINO – L’attività criminale sulla vita nelle nostre città incide molto ed in modi che spesso nemmeno ci immaginiamo. Partendo dalle piccole infrazioni stradali, per arrivare ai grandi casi di corruzione, si passa per mille problemi legati alla microcriminalità, così diffusa nelle periferie, sedi naturali degli esperimenti di un’ integrazione spesso forzata.
Alla Biblioteca civica Italo Calvino di Torino , in Lungo Dora Agrigento 94 si è discusso, grazie all’organizzazione dell’associazione Vivipiemonte, di questi temi. Le Forze dell’ordine, rappresentate dal segretario provinciale del sindacato di poliziotti “Suilp”, ma anche il vigile Giovanni Acerbo, che dirige il servizio di sicurezza Urbana della Municipale, hanno messo in luce come il lavoro da fare sia tanto, e spesso condiviso tra le Forze dell’ordine.
I temi emersi maggiormente sono quelli dell‘insicurezza cittadina: l’odierna paura di vivere la quotidianità urbana, che spesso e in certe zone si tramuta in allarme sociale. Non casuale è stata la scelta di una biblioteca sita sul lungo Dora, a due passi da Porta Palazzo, che è sì il più grande mercato all’aperto d’Europa, ma pure sede di spaccio, parcheggo abusivo, contraffazione e consumo di sostanze stupefacenti.
In questo contesto è emerso come non debba essere sottovalutato il ruolo dei mass media, della carta stampata, ma anche di internet, saturo di siti dal facile apporto allarmistico ai fini dell’ottenimento del click istantaneo.
E’ interessante constatare come questa iniziativa alla Biblioteca civica Calvino sia stata tenuta proprio nel giorno in cui il sindaco di Torino Chiara Appendino ha dichiarato (vedi video seguente) la sua guerra al degrado urbano che si manifesta (anche) con il traffico selvaggio, la malasosta, e l’utilizzo improprio dell’automobile e il mancato rispetto del Codice della strada da parte di gran parte dei cittadini di quella che è, storicamente, una delle città più inquinate d’Europa.
A fronte di tutto questo parlare e proclamare, si auspica con un rinnovato ottimismo che le rispettive Forze dell’ordine siano più solerti nell’intervenire nei casi preposti alla loro stimata competenza, anche aumentando la necessaria cooperazione. Partendo dunque dalle inciviltà della strada e della circolazione, passando ad una novella intransigenza nei confronti di quella microcriminalità in costante espansione (come dimostra anche ciò che emerso in sede di dibattito), per arrivare ai grandi giri criminali come la mafia nigeriana che dovrebbero essere sgominati in quartieri nei quali, tra le auto accavallate una sull’altra, si vende e si consuma stupefacenti ancora e ancora, impunemente.
Il video del sindaco Appendino: <iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fchiaraappendinosindaca%2Fvideos%2F1356950300982249%2F&show_text=0&width=560″ width=”560″ height=”315″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowTransparency=”true” allowFullScreen=”true”></iframe>