E’ al vaglio degli inquirenti la possibile omessa custodia dell’arma. La bimba è morta maneggiando la pistola del papà poliziotto, dopo che è partito un colpo accidentale.
TRENTO – Potrebbe rischiare l’incriminazione per omessa custodia di armi l’agente la cui figlia di 11 anni è morta ieri per un colpo partito accidentalmente.
E’ questa l’ipotesi di reato sui cui sta lavorando in queste ore il sostituto procuratore di Rovereto, Fabrizio De Angelis, che questa mattina ha ricevuto il rapporto informativo redatto dai carabinieri dopo la morte della bambina, che ha maneggiato la pistola d’ordinanza del genitore.
Lo rende noto l’agenzia Ansa.