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TORINO – Lo scorso 28 novembre le pasionarie Tiziana Bertinetti e Marina Battistella hanno organizzato attraverso il comitato “Riprendiamoci il quartiere” un presidio nella zona di Mirafiori. L’obiettivo traspare in maniera piuttosto evidente dal nome, “riprendiamoci il quartiere”, che descrive uno stato di profonda crisi presente da tempo nelle periferie della città.
I rom di parco Colonnetti sono diventati infatti un problema da risolvere con le buone o con le cattive per i residenti di Mirafiori, dato che vivono alle spalle e alle spese della comunità. Ricordiamo alla nausea che acqua, luce e gas vengono gentilmente offerti dalle tasche dei contribuenti e che talvolta, quando l’acqua manca, gli stessi rom hanno usato i toret per detergersi le parti intime (in un parco dove sono soliti giocare e abbeverarsi i pargoli).
Ora quello stesso 28 novembre un gruppetto di antifascisti supportati dagli irriducibili ultra-ottuagenari dell’Anpi hanno organizzato una contro-manifestazione con lo slogan “I rom sono torinesi come noi“. Ecco se questi stessi contro manifestanti oggi si degnassero di aprire le pagine di Repubblica, giornale tutt’altro che anti-rom, si renderebbero conto dell’assurdità del loro slogan. Proprio ieri infatti c’è stato un blitz dei Carabinieri nel campo rom di Mirafiori, che ha portato alla luce gioielli, moto e camper rubati oltre a una discreta quantità di armi.
Dunque se questi ragazzotti, che lo scorso venerdì si sono organizzati stile Armata Brancaleone, vogliono paragonare gli onesti torinesi a questi furfanti che bivaccano alle spalle della collettività con modi aggressivi ( le armi lo dimostrano) siamo pronti a denunciare gli autori dello slogan per diffamazione.
In ogni caso applaudiamo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno messo sotto sequestro tutto il materiale trovato e invitiamo la giunta comunale a trovare al più presto una soluzione per il bene dei residenti di Mirafiori.
