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Genova: il Sindaco dimentica la città, ma non i Rom

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Mentre la giunta di centro sinistra propone la costruzione di campi nomadi in tutte le Municipalità, dimenticando che una legge europea impone ai Comuni di trovare per i Rom siti adeguati e a misura d’uomo fuori dai confini delle città, Genova è ridotta ormai da parecchi anni in una discarica.

Non solo il Centro storico, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, rimane nel più assoluto degrado con condizioni igienico sanitarie da terzo mondo, carruggi ridotti ad orinatoi a cielo aperto, piazzette dove vengono abbandonati materassi, spazzatura, elettrodomestici ormai in disuso con buona pace dei Comitati cittadini.

 Anche il centro non è da meno, ci sono zone dove cittadini e turisti devono evitare rivoli di urina umana e animale, rifiuti maleodoranti, siringhe usate dai tossici dipendenti .

I cittadini denunciano questo stato di ormai insopportabile degrado, un allarme sociale che deve far pensare, eppure i genovesi pagano profumatamente la TARES nella quale è compreso anche il servizio dell’AMIU, per cui riteniamo, e non siamo i soli anche l’opposizione in consiglio comunale è all’unisono, che manchi proprio una volontà politica per risolvere il problema.

Esistono solo chiacchiere e vane promesse di riqualificazione cittadina, ma in sostanza nulla viene fatto. Senza dubbio, al Sindaco Marco Doria, del turismo non importa troppo, come pure della salute dei suoi concittadini: lui pianifica innanzitutto l’edificazione ed il mantenimento di nuove moschee, nonché di nuovi centri sociali dell’ultrasinistra.

di Mario Troviso

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Di Redazione Elzeviro.eu

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