“Rolling Stone” dedica la copertina del nuovo numero a uno dei miti della musica mondiale: Paul McCartney (nella foto), in uscita con l’album New. Il musicista inglese racconta, nel corso di una lunga e interessante intervista, che da qualche decennio ha al suo fianco un collaboratore speciale: John Lennon. ”Quando non sono sicuro di una cosa la passo a John. Lui mi dice: No amico, questo non lo puoi fare. Va bene, hai ragione. E se facessi così? Molto meglio. Insomma, ne discuto con lui come se fosse ancora con me. E’ una cosa molto importante, lo faccio spesso, è un’abitudine che non voglio perdere”.
Nel corso dell’intervista, McCartney parla poi del suo rapporto con il sesso e il mondo femminile. Ne esce un ritratto non di certo angelico come si potrebbe pensare: “Direi che sono abbastanza ossessionato dall’argomento. Da ragazzo, con gli amici, cercavamo soldi per comprare giornali che avessero foto di donne nude. Ce n’era uno che si chiamava “Health & Efficiency”, che titolo affascinante! Era una rivista che parlava di nudismo e naturismo, ma a noi interessavano solo le foto di donne nude. Una volta ho fatto anche il baby-sitter per guadagnare qualcosa e, mentre ero solo in casa con il bambino, mi sono messo a guardare nella libreria dei genitori. C’era un manuale di educazione sessuale, una cosa che a casa mia non c’era. Evidentemente erano dei genitori molto liberali, anche se non mi ricordo chi erano. L’ho aperto e ho visto cose come il Monte di Venere che hanno incendiato all’istante la mia fantasia di adolescente. E non è cambiato molto da allora”. Nella canzone Nod Your Head del 2007 c’è un omaggio al sesso orale: “Non è stata scritta con quel significato, ma ovviamente è una canzone che si presta al doppio senso, è una supposizione ragionevole. Se ci fosse un processo contro di me per perversione sessuale, quella sarebbe sicuramente una prova. Ma io negherei con forza”. Tra gli argomenti toccati nell’intervista, anche l’omicidio di John Lennon, assassinato con una pistola da Mark David Chapman: “Quella è stata un’azione compiuta da un imbecille totale. Non è una di quelle situazioni in cui non vai d’accordo con qualcuno e litighi; è qualcosa di molto più grave e qualunque cosa sia stata, malvagità o follia, secondo me è imperdonabile. Penso che potrei perdonare chiunque, ma non vedo perché dovrei perdonare lui. E’ una persona che ha fatto una cosa completamente folle e definitiva, perché dovrei gratificarlo con il mio perdono?”.