Sono un italiano: fin qui, nessuna colpa. Appartengono alla “classe 1984”: nemmeno questa una colpa. Una “sfiga” forse si: quella di appartenere ad una generazione di mezzo, quella generazione “Y” nata a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90: né “figli dei fiori” (per lo più “figli di papà” in …
Leggi tutto »Come Sky sta uccidendo il calcio (e lo sport)
Sport e mercato sono due concetti incompatibili per natura. Per questo motivo quando vengono a contatto generano contraddizioni che vanno a danno dei valori meno materiali e più emotivi. E lo sport, nutrendosi di emotività, rimane, purtroppo, la parte costantemente lesa di questa pugna. Come qualsiasi conflitto anche quello tra …
Leggi tutto »Il significato di Starbucks in Italia
L’approdo della catena di Seattle nel nostro paese rappresenta il culmine del processo di imposizione di un differente modello gastronomico, ma soprattutto economico. Potremmo disquisire per ore sull’evidente superiorità aromatica e sensoriale di un espresso, o di un macchiato in tazza piccola, servito in un tradizionale bar italiano, rispetto ad …
Leggi tutto »Commemorazioni senz’anima
Come ogni 11 Settembre, si ripropone l’infantile faida circense tra chi preferisce ricordare gli attentati di New York e chi il golpe cileno. In ambedue i casi, non senza lacune o contraddizioni. Omaggiare Salvador Allende, dal nostro punto di vista, rappresenta un gesto legittimo e doveroso, non tanto per la …
Leggi tutto »Il violentatore cingalese plurirecidivo colpisce ancora. Perché nessuno persegue i giudici?
La notizia è una di quelle a cui siamo abituati: la violenza sembra ormai essere sdoganata in Italia. Dopo la donna aggredita alle 10 di mattina in un parco centrale di Torino da un africano subsahariano senza lavoro e che vive beatamente in una palazzina occupata, domenica mattina a Rimini, un …
Leggi tutto »Charlie Hebdo non è immorale: semplicemente, non sa far ridere
Le copertine del settimanale francese, spesso, innescano dibattiti sull’immoralità della sua satira. E se alla base ci fosse solo un senso dell’umorismo scadente? Come spesso accade, prendendo in prestito la frase più celebre della trilogia di Sam Raimi sull’Uomo Ragno e distorcendola a vantaggio di chi scrive, da una grande …
Leggi tutto »È davvero possibile (e sensato) vietare i discorsi di incitamento all’odio?
Si tratta di un cane che si morde la coda: la censura di tali espressioni è la negazione stessa dalla libertà d’espressione. Esiste un’ampia gamma di discorsi che possono essere annoverati in quella che la cultura globale definisce -ainoi con il solito termine anglofono- come “hate speech“, ossia discorsi di …
Leggi tutto »La tragicomica vicenda Daisy e la necessità di una rivoluzione culturale
Qual è l’aspetto più aberrante di tutta la tragicomica vicenda di Daisy? Senza dubbio che, dando ascolto fin da subito alle indicazioni degli inquirenti e ponderando sul comportamento recidivo della “banda dell’uovo”, si sarebbe potuto liquidare il tutto ad un vile ed imperdonabile atto di teppismo, alla stregua di tanti …
Leggi tutto »Nessun politico con i lavoratori. La pateticità della “sinistra” italiana
Nemmeno uno. Un politico di rilevanza nazionale che sia andato a fare i picchetti, a piantonare i cancelli della fabbrica. Manco uno che la notte sia stato con gli operai di Melfi. Operai che protestano perché uno dei loro padroncini, quello col monociglio, ha speso quattrocento milioni di moneta sonante per …
Leggi tutto »Stupri e giornalisti che non leggono le sentenze
L’universo mediatico italiano grida alla sentenza medievale e maschilista. Sarebbe stato sufficiente leggerla, per evitare una figuraccia collettiva. Diverso tempo fa, l’informazione italiana si imbatté nell’orlo di un burrone. Dopo aver guardato di sotto, non riuscendo a valutare la reale profondità del precipizio che le si palesava innanzi, decise di …
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