Home / In Fuorigioco / Juve prima, Lazio (forse) seconda

Juve prima, Lazio (forse) seconda

Condividi quest'articolo su -->

COMMENTO AL CAMPIONATO

La Juve riesce a fatica a battere la resistenza di un ottimo Parma mentre la Lazio fa a fettine la Samp e, approfittando del pari dell’Inter a Lecce, si porta a meno due dai nerazzurri: se vince nel recupero con il Verona è potenzialmente al secondo posto. 

La Roma vince a Marassi contro il Genoa e mantiene la quarta posizione ai danni dell’Atalanta incredibilmente sconfitta in casa dalla Spal. Il Cagliari mantiene la sesta posizione pareggiando a Brescia. Milan di gran fortuna con l’Udinese mentre il Toro esce sconfitto al Mapei contro il Sassuolo. Pari e patta tra Bologna e Verona. Napoli sconfitto in casa anche dalla Fiorentina: è crisi piena. 

Per lo scudetto potrebbe essere un discorso a due tra Juve e Lazio. Infatti mentre i bianconeri non senza fatica riescono grazie a Ronaldo a domare un Parma che avrebbe meritato almeno di uscire indenne dall’Allianz Stadium, la Lazio ne rifila cinque alla Samp e ora è a soli due punti dall’Inter. Due punti in meno che dopo il recupero fra due settimane con il Verona potrebbero per magia diventare un punto in più con tanti saluti alle pur giuste ambizioni di Conte and company.

Questa domenica

potrebbe essere ricordata come la giornata della riscossa delle provinciali con il Lecce e la Spal capaci di dare fastidio e forse anche qualcosa di più alle grandi del campionato. Due partite, quelle tra Lecce e Inter e tra Spal e Atalanta, che avresti dato cinquanta a uno e fine della trasmissione. E invece le pericolanti sono state capaci di mettere sul prato verde tutta la loro rabbia agonistica fatta di sangue, lacrime e sudore e tanta ma proprio tanta abnegazione. Ed eccoti servita sul piatto di portata la torta povera ma ottima e genuina di quelle che ti faceva la nonna a colazione che si “fotte” il monblanc  del mega chef del ristorante milionario. Cose da non credere ma i miracoli ogni tanto accadono e rendono il nostro campionato un po’ più saporito di quanto non lo era stato da tanto, troppo tempo.

Qui nessuno si permette di “gufare” contro madama Juve o sciura Inter, due storiche grandi che tanto hanno dato al calcio italiano in termini di titoli e campioni, un caro e commosso ricordo va al Pietruzzo nostro che vestì proprio le casacche delle due compagini, ma gioiamo perché così sarà finalmente spettacolo vero fino alla fine e poi vinca chi deve vincere e così sia.

Sul fronte del resto del mondo

la Roma continua a tenere la scia degli odiati cugini a meno sette, meno dieci potenziali. I giallorossi infatti vanno a vincere in casa di un Genoa sempre più disperato che illude i suoi tifosi grazie al goal proprio dell’ex laziale Pandev. Ma la differenza di valori in campo questa volta non permette il miracolo come sul campo di Lecce e gioiscono Under e Dzeko. Tornano a gioire almeno in parte anche i cagliaritani perché la squadra rosso blu riesce a pareggiare sul campo mai banale del Brescia che deve ancora una volta confrontarsi con le balotellate di sempre. Caro Mario se tu giustamente ti offendi e ti lamenti per i cori beceri contro di te non è che questo ti esonera dall’essere a tua volta rispettoso degli altri. Un vaffa è sempre un vaffa, sia che abbia i caratteri del razzismo che quelli altrettanto inaccettabili dell’arroganza.

Il Milan ringrazia la buena suerte perché riesce ad avere la meglio su un’Udinese non brava ma ottima grazie ad un goal a tempo assai scaduto di Rebic. I rossoneri continuano ad avere grandi favori dalla dea bendata che pare avere fatto un patto… con il diavolo  ma attenzione perché le pentole sembrano belle ma di solito non hanno i coperchi…vedi la papera iniziale del buon Donnarumma.  Continua l’andamento lento del Toro che una ne fa e due ne sbaglia. I granata questa volta escono con le ossa rotte dal Mapei Stadium ad opera di un Sassuolo che sembra sempre sull’orlo del tracollo definitivo ma che poi trova sempre l’acuto che non ti aspetti e rimane a galla sul livello di sicurezza.

Senza morti e feriti la sfida tra Bologna e Verona

un punto a testa che permette al Verona di rimanere abbarbicato alla parte più nobile della classifica e al Bologna di rimanere tranquillamente adagiato nella classifica di mezzo. Discorso a parte merita il Napoli sconfitto ancora in casa questa volta ad opera dei Viola rivitalizzati dalla cura Iachini. La quinta sconfitta su dieci incontri tra le mura amiche per i partenopei: una media da retrocessione o quasi.

I problemi sembrano di natura psicologica e vanno ricercati dai giorni dell’abbandono (dell’armonia tra squadra e dirigenza e tra squadra e squadra). Ma a nostro giudizio potrebbero fare il paio anche con quelli tecnici: infatti l’assenza ormai protratta in difesa di Koulibaly sembra avere lasciato tracce più importanti anche di quella di Chiellini alla Juve. Se una rondine non fa primavera un uomo può fare, eccome, la difesa.

 

Condividi quest'articolo su -->

Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

Cerca ancora

Il Bologna ferma il Milan e riapre il campionato

Il Bologna esce indenne dal campo di San Siro e il Milan si deve accontentare …