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Juve: l’aiutino da chi meno ti aspetti

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COMMENTO AL CAMPIONATO

La Juve si aggiudica praticamente il suo settimo scudetto consecutivo grazie all’impresa del Torino che va a strappare un pareggio in quel di Napoli. Manca solo la matematica legata alla differenza reti. Piena bagarre per la zona Champion’s con la Roma che prende tre punti preziosi a Cagliari mentre la Lazio viene fermata in casa sul pari dalla terribile Atalanta. L’Inter vittoriosa con un poker a Udine è ora a due lunghezze dai biancocelesti: decisivo sarà lo scontro diretto all’ultima giornata. In chiave Europa League importanti successi del Milan e della Fiorentina. In zona retrocessione il Chievo riesce ad uscire dalla zona calda grazie alla vittoria quasi decisiva contro il Crotone. Vittoria quasi decisiva anche della Spal contro il Benevento. Sassuolo salvo grazie alla vittoria di misura contro una Samp in evidente deconcentrazione.

Sembra incredibile ma certe volte il destino ti riserva delle sorprese che mai avresti immaginato. La Juve che si aggiudica il suo onesto e meritato settimo scudo consecutivo grazie alle…reti del Toro che va a spegnere le ultime scintille di speranza di un Napoli sempre più sulle gambe.

Il Toro  di Mazzarri ha giocato tenendo fede al vecchio detto mai banale della sportività e del sacro furore in nome dell’onestà. Un Toro che praticamente non aveva più nulla da chiedere al suo campionato essendo la zona Europa League distante ormai dodici lunghezze. Eppure l’orgoglio granata ha fatto uno scherzo assai brutto in quel di Fuorigrotta. La Juve, che bene o male riesce a vincere anche contro un discreto e sereno Bologna,  si ritrova ora a più sei il che equivale al settimo scudetto già bello che cucito addosso alle sue maglie. Infatti il Napoli dovrebbe vincere tutte e due le partite rimanenti facendo almeno sedici reti sperando che la Juve smetta semplicemente di giocare andando in vacanza anticipata sia a Roma contro i giallorossi che in casa con il retrocesso Verona: roba da pura fantascienza.

Più interessante a questo punto si fa ora la lotta per andare in Champion’s con la Roma che, grazie al novello turcomanno, se ne torna da Cagliari con tre punti in saccoccia il che vuol dire in termini succinti che basterà solo un punto per raggiungere lo scopo e riprendere il discorso il prossimo anno. Alla Lazio, fermata sul pari dall’Atalanta che, va detto, avrebbe meritato i tre punti, basterebbero in teoria due punti, uno con il Crotone e uno con l’Inter a meno che i nerazzurri, ormai sull’onda dell’entusiasmo o…della disperazione…fate voi,  non facciano almeno cinque buche al Sassuolo vincendo così  la differenza reti.

Comunque vada l’ultimo scontro all’Olimpico sarà di quelli all’ultima sfida all’Ok Corral.  Il problema della Lazio è sempre quello relativo al manico ovvero a chi la scorsa estate non ha approntato una squadra degna della Champion’s regalando a Inzaghi una serie di giocatori non all’altezza dei titolari. Quanto avrebbe ora fatto comodo un calciatore diverso da Nani, oppure da Di Gennaro oppure dall’onesto pedalatore Marusic e…diamo per buono l’acquisto di Caicedo che ieri ha contribuito a tenere ancora vive le speranze… sempre Leiva immenso a parte.

I tanti infortuni accaduti nelle ultime settimane trovano la loro impietosa causa nel fatto che da inizio della stagione, e che stagione, hanno dovuto praticamente giocare sempre gli stessi uomini finendo per accumulare inevitabilmente stress fisico, tossine e malanni vari. Ora, in mancanza come al solito di una società all’altezza, i tifosi dovranno sperare e attaccarsi all’orgoglio di un gruppo che vuole con tutta l’anima quell’accesso alla  Champion’s che consentirebbe, il condizionale è d’obbligo parlando di Lotito, di fare finalmente un mercato in entrata adeguato e all’altezza della tradizione laziale. Facendo gli scongiuri perché l’ultima volta che si andò a giocare i gironi di Champion’s con Lotito presidente vennero acquistati giocatori neppure adatti alla Lega Pro con tutto il rispetto per Vignaroli and Company.

Anche per l’Europa League il discorso è tutt’altro che chiuso con Atalanta e Milan a contendersi il passaporto per il vecchio continente con un occhio alla sempre viva Fiorentina che va a vincere anche a Marassi contro un Genoa forse appagato. Così come è sicuramente appagata la Samp che è andata a perdere a Reggio Emilia regalando al Sassuolo la sua onesta ed ennesima salvezza.  Così come un passo quasi decisivo per la permanenza in A lo ha fatto la Spal vincendo contro il Benevento ormai condannato. Quasi identico discorso per il Chievo che di raggiungere i cugini del Verona in B proprio non ne vuole sapere. I clivensi vincono infatti lo scontro diretto con il Crotone raggiungendo i calabresi in classifica in compagnia dell’Udinese matata senza difficoltà dai nerazzurri di Milano. Ora quelli del Crotone e con  loro il Cagliari e appunto il Chievo dovranno sperare comunque che il Cagliari, ora come ora sotto di un punto, vada a perdere domenica a Firenze e in quella successiva in casa contro la micidiale Atalanta in lotta per l’Europa.  Una speranza assolutamente fondata a meno che i rosso blu non tirino fuori quello che non sono riusciti a dare fino adesso.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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