COMMENTO AL CAMPIONATO
La Juve vince a Cagliari e riporta a più di 18 il vantaggio sul Napoli che esce sconfitto ad Empoli. Se domenica la Juve vincesse contro il Milan e il Napoli perdesse in casa con il Genoa sarebbe l’ottavo scudetto di fila. L’Inter maramaldeggia a Marassi contro il Genoa con il figliol prodigo Icardi mentre il Milan si deve accontentare di un solo punto contro l’Udinese in casa. Passo falso della Lazio a Ferrara con la Spal. Per la Roma un punto soltanto nella sfida all’Olimpico contro la Fiorentina. Un grande Toro vince con Belotti a Torino con la Samp e raggiunge le romane in classifica. In ottica salvezza vittoria in extremis per il Frosinone contro il Parma. Stasera l’Atalanta cerca i tre punti contro il Bologna per andare a meno uno dal Milan mentre il Sassuolo ospita l’ormai quasi retrocesso Chievo.
La Juve è uno schiacciasassi
approfitta della scampagnata perdente del Napoli in terra toscana, un Napoli che con la testa è ormai esclusivamente sulla sfida dell’Europa League contro l’Arsenal, e si riporta a più 18 dagli azzurri di Ancelotti. Lo fa in uno stadio tradizionalmente ostico e nonostante i soliti cori ottusi contro il suo giocatore di colore più in forma del momento, Kean, martedì autore, insieme a Bonucci, dell’ennesimo goal in nemmeno un mese. Tutto facile quindi per chi forse già da domenica o forse dal week end successivo potrà tranquillamente concentrarsi esclusivamente sulla coppa dalle grandi orecchie. Diciotto punti sono un abisso, fotografia attuale della distanza immane che separa la prima della classe dal resto dell’umanità per non parlare di quella che separa la Juve dalle pericolanti, ben 52 punti, un’enormità.
L’Inter prende atto che senza Icardi , ieri autore del secondo goal su rigore, nun se po’ fa’. A fine stagione ci sarà da ragionarci su…e una decisione dovrà essere presa in un senso o nell’altro sapendo che senza l’argentino non sarà mai la stessa cosa a meno di non prendere, in stile Juve, uno come Messi o…giù di lì. Il Milan un Icardi non ce l’ha e ha anche molta meno personalità dei cugini nerazzurri. Il pareggio in casa contro un’organizzata Udinese che ha trovato nell’ingresso di Okaka la soluzione a buona parte dei suoi problemi, sa di mezzo o…diciamo pure completo fallimento…un punto nelle ultime tre gare dimostra quanto l’obiettivo Champion’s sia ancora lontano nonostante l’attuale quarta posizione.
Come lontanissimo lo è per la banda Inzaghi
che ieri ha giochicchiato contro la Spal sperando che prima o poi un golletto lo avrebbe fatto. E invece no! Facendo il verso alla pubblicità dello spazzolino elettrico, c’è ancora placca tra una gara e l’altra. Una placca fatta di pesantezza di idee, di mancanza di personalità negli interpreti più importanti, di mancanza di un organico adeguato se paragonato a quello delle altre concorrenti e soprattutto di una panchina almeno di buon livello. Ieri sia Marusic che Patric sono tornati ai loro livelli soliti (da squadra di metà classifica tanto per intenderci), mentre, con l’ingresso di Durmisi si è visto quanto si possa contare sugli innesti di seconda fascia…ovvero poco o niente.
La Romettina di questi tempi almeno un punto contro la sua bestia nera Fiorentina riesce a portarlo a casa ed è…tutto grasso che cola. I giallorossi sembrano, rispetto ai cugini, partire comunque da un piedistallo superiore…la società, anche se di oltre oceano, sembra avere numeri decisamente più consoni al ruolo di squadra della Capitale. Il Toro continua a crescere partita dopo partita e la vittoria, al duplice canto di Belotti, contro una diretta concorrente come la Samp, vale tanto oro quanto pesa. Per i granata l’Europa non è poi un miraggio come sembrava alcuni turni fa, ora sta diventando splendida realtà. Splendida realtà non è per ora la salvezza per il Frosinone che ieri ha vinto contro il Parma ma i 20 punti finora conquistati sono ancora poco se confrontati con i 28 dell’Empoli quartultimo, un Empoli che non era previsto potesse vincere in casa contro il Napoli.
Stasera l’Atalanta a Bergamo proverà a strozzare in gola l’urlo salvifico del Bologna e contemporaneamente a strozzare quello dei laziali che già speravano di essere rientrati a pieno diritto nella zona Champion’s. Il Chievo, ormai virtualmente già in serie B, andrà a al Mapei Stadium in nome dell’orgoglio e dell’onore che contraddistingue da sempre la squadra clivense, e lo farà contro un Sassuolo che non avrà alcuna voglia di farsi risucchiare nella zona pericolosa della classifica.