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Juve ci sei quasi

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COMMENTO AL CAMPIONATO

La Juve tiene a distanza l’Atalanta e ora ha otto punti sull’Inter e la Lazio, manca poco al nono scudetto.

La Roma vince a Brescia e si riprende il quinto posto in solitaria approfittando del pareggio tra Napoli e Milan. Il Sassuolo stende all’Olimpico una Lazio sempre più imbarazzante. Pari tra Fiorentina e Verona e tra Parma e Bologna. Pari senza reti tra Cagliari e Lecce. La Sampdoria sempre più su vince a Udine mentre il Genoa si tira fuori dalla zona retrocessione vincendo la sfida salvezza contro la Spal.

Ormai per lo scudetto i giochi sembrano fatti. La Juve respinge anche l’assalto dell’Atalanta, la squadra più in forma del campionato e, approfittando dell’ennesima sconfitta della Lazio, va a +8 dalle seconde. Un margine ampiamente tranquillizzante per i bianconeri. Mercoledì per la squadra di Sarri lo scontro in casa del Sassuolo darà forse il verdetto definitivo ad un campionato che dopo la ripresa dal lockdown non ha avuto praticamente più storia. La Juve in un calendario così fitto e al netto delle coppe non poteva che essere avvantaggiata dall’alto di una panchina che non ha confronto con il resto della serie A.

L’unica squadra che ha mantenuto il ritmo

forsennato della madama è l’Atalanta che non avrà sostituti paragonabili con i bianconeri ma comunque rispetto per esempio alla Lazio sembra una corazzata paragonata ad un dragamine. L’Inter tra alti e bassi continua a veleggiare al ritmo di un diesel e riesce a riprendersi la seconda piazza in condominio con i biancocelesti.

Discorso a parte merita la Lazio capace di rovinare tutto quello che di buono era stato fatto prima del Covid. Una squadra non adeguatamente rinforzata da una società tradizionalmente avara sul mercato e dove forse qualcuno ha anche sbagliato le scelte riguardanti la preparazione atletica compresa quella della nutrizione. Non si può ripresentare al via giocatori completamente a terra e che non riuscirebbero neppure a sopportare lo sforzo di un torneo aziendale. E per giunta con una panchina non solo inadatta a giocarsi la Champion’s o lo scudetto ma che forse non riuscirebbe a farsi strada neppure in un torneo come la serie B dove almeno ci mettono l’anima.

Nella Lazio

tutto continua ad essere gestito solo e soltanto con uno scopo: risparmiare, risparmiare e ancora risparmiare. E’ ovvio che se questo è il metro di giudizio non si andrà mai lontano. Inzaghi con quello che aveva era già riuscito a compiere un’impresa quasi impressionante. Ma doveva continuare ad andare tutto bene senza l’insorgere di ulteriori problemi…il che nella vita è praticamente impossibile. Ma lo sappiamo da sempre: la dirigenza della Lazio è atavicamente incapace  di guardare al di là dell’angolo e continua a gestire il tutto tenendosi stretto il detto “Carpe diem” nel senso però più avvilente del termine.

Dietro le altre continuano a non brillare più di tanto e ad un passo da passeggiata in campagna continuano il loro percorso di tranquillo cabotaggio come il Napoli e la Roma contribuendo a mantenere il campionato sui livelli di uno strazio e di una noia mai raggiunte prima d’ora a cui un contributo importante lo hanno dato purtroppo gli stadi vuoti. Il Milan continua la sua corsa buona anzi ottima, peccato che i rossoneri si siano svegliati solo ora.

Sul fronte delle traballanti da registrare, alla luce anche della vittoria del Genoa sulla Spal, il verdetto sempre più definitivo che vede la Spal, il Brescia e il Lecce le squadre maggiormente indiziate a dover tornarsene nel purgatorio della serie B.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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