COMMENTO AL CAMPIONATO
L’Inter vince con il Crotone e si laurea campione d’Italia con grande anticipo. Dietro tengono solo il Milan, la Juve e la Lazio che si portano a casa i tre punti rispettivamente con Benevento, Udinese e Genoa. L’Atalanta e il Napoli vengono fermate sul pari dal Sassuolo e dal Cagliari.
La Roma perde anche con la Samp e si allontana definitivamente dalla zona Europa. Pari tra Verona e lo Spezia con orizzonti di salvezza per quest’ultimo. Pareggiano pure il Bologna e la Fiorentina nel derby dell’Appennino. Stasera spareggio salvezza tra un Parma virtualmente già in B e un Toro che ci crede ancora.
Alla fine l’Inter vince il suo 19° scudetto con ben quattro giornate di anticipo. Vittoria fin troppo facile tra la prima e l’ultima che non aggiunge nulla ad un campionato che soprattutto nella seconda parte ha dimostrato la superiorità dei nerazzurri sul resto del truppa ma non quella del calcio italiano visto che la stessa Inter non è riuscita neppure ad approdare agli ottavi di Champion’s.
E forse se ci fosse riuscita non avrebbe potuto raggiungere il suo obiettivo perché le nostre squadre proprio non ce la fanno ad impegnarsi su due fronti. Per il prossimo anno ci aspettiamo una squadra che abbia intenzione di andare avanti nella massima competizione continentale se no tanto impegno profuso sarebbe alla fine vano come lo è stato quest’anno per la stessa Juve.
Dietro il Milan vincendo con il Benevento
mette fine alla mini striscia negativa degli ultimi turni e si prepara alla prima finale in chiave Champion’s proprio contro i bianconeri. Bianconeri che devono ringraziare la buona anzi ottima sorte e la testa di Ronaldo se riescono ad uscire dalla Dacia Arena con le terga intatte perché se c’era una squadra che meritava la vittoria questa era l’Udinese.
Più che il fallo in barriera di De Paul che purtroppo per lui c’era tutto, possiamo dire che il calcio di punizione tirato dal portoghese c’era solo nella testa dell’arbitro. La Juve continua ad arrancare e ad avere un grande fattore C a proteggerla e a farla andare avanti quasi per inerzia.
L’Atalanta perde due punti con il Sassuolo tornando ad essere per una volta una squadra normale, mentre lo stesso Sassuolo continua a cullare speranze quasi fondate di andare in Conference League. Il Napoli come la Juve deve ringraziare anche qui il fattore C anzi un gran C…perché il Cagliari avrebbe strameritato non di vincere ma di stravincere e scusate l’anaforica ripetizione ma quando ci vuole ci vuole.
Quanto basta comunque ai giocatori di Gattuso per portare un punticino che permetterebbe comunque alla Lazio, se vincesse con il Toro, di raggiungere gli azzurri. La posta incomincia a farsi alta e ogni partita è ormai destinata ad essere giocata come una finale.
La Lazio all’Olimpico stravinceva con il Genoa
per 4-1 grazie alla verve ritrovata del Tucu e a quella eterna di Luis Alberto e Immobile. Ma come al solito, continua a ballare in difesa e ne prende due nel giro di pochi minuti consentendo al Genoa di provare fino all’ultimo a pareggiare con gran sofferenza coronarica dei vari tifosi laziali ormai abituati a questo genere di cose. Il prossimo turno i laziali dovranno guardare la partita vicino ad un’unità coronarica onde potersi salvare alla fine del match…ammesso che ci arrivino.
La Roma ormai si è defilata dal campionato dopo essersi concentrata solo sulla semifinale in Europa League e abbiamo visto tutti com’è andata. I giallorossi perdono anche a Genova con la Samp e ora si avviano verso un tormentato finale senza più grandi prospettive se non quella di dare un senso dignitoso e onorevole ad un’annata perduta.
Partita ad elevata intensità quella giocata tra Fiorentina e Bologna in uno dei classici derby dello stivale. Alla fine un bel punticino ciascuno e tanti saluti a tutti con i viola che devono ancora salvarsi e sabato ospiteranno una Lazio lanciatissima verso la Champion’s.
Lo Spezia va a Verona e riesce nell’impresa di portarsi a casa un punto preziosissimo in chiave salvezza, cosa non da poco vista la difficoltà di giocare in un campo ostico come quello degli scaligeri e stasera aspetta notizie dalla sfida tra un Toro smanioso di salvarsi con più anticipo possibile e un Parma a cui è rimasto ormai solo l’onore da difendere prima di tornarsene lemme lemme in serie B dopo tre anni in A.