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Italia salvata dal braccio di Pellé

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L’Italia di Conte si prende la testa del girone e…il braccio di Pellé e lo fa con una fatica inimmaginabile se pensiamo che di fronte aveva soltanto la volenterosa squadra di Malta. A questo punto c’è giustamente da chiedersi che cosa mai potremo fare ai prossimi europei se stentiamo con la nazionale de La Valletta. Ai posteri del giugno prossimo l’ardua sentenza…per ora ci basti e ci consoli pensare che l’Italia sia nei giorni preliminari dell’Europeo che del Mondiale tradizionalmente ha spesso offerto un calcio vincente ma quasi mai…convincente. Questione forse di stimoli che arrivano solo e soltanto quando ci si gioca la faccia e la coppa nei tornei della fase finale. Inutile dire che in questo periodo i nostri continuano come sempre ad avere la testa sul campionato appena incominciato e la Nazionale rappresenta, anche per gli stessi tifosi, soltanto un noioso intervallo che s’ha da fare perché si deve e stop.

Comunque ragionando della partita, l’Italia parte bene contro una squadra Maltese ben organizzata in difesa grazie alle direttive di Ghedin. Ma poi, passati i primi minuti, ci si accontenta di un noioso tikitaka che non porta a nulla se non ad un paio di conclusioni da parte di un Eder non proprio in gran spolvero e di un voglioso Pellé. Le casacche rosse ci spaventano pure grazie ad una velenosa conclusione dell’unico loro giocatore di livello Effiong che per poco non ci mette nei guai. Nel secondo tempo, grazie anche ai vari innesti di Parolo al posto dell’evanescente Bertolacci e di Candreva al posto di Gabbiadini, bella la conclusione di quest’ultimo poco prima del cambio, la partita prende un ritmo differente.

Candreva, con il coltello fra i denti dopo la bruciante sconfitta contro il Chievo, prende a…smanettare sulla la corsia di destra come solo lui sa fare e su un suo perfetto cross arriva il salvifico vantaggio di…gomito da parte del furbo Pellé che almeno, oltre agli arti, ci mette anche gli attributi. Da registrare ancora un paio di occasioni da parte di Parolo e poco altro ancora. La gioia di Conte al goal la dice lunga sulle sofferenze azzurre. Ora, grazie anche al pareggio della Croazia, siamo incredibilmente primi nel girone con un punto in più rispetto alla stessa Croazia e due rispetto alla Norvegia. Domenica ci aspetta la Bulgaria e…speriamo in qualche altra…prolunga azzurra. Ci va bene così e teniamoci stretto questo risultato pensando che qualcun altro, vedi Olanda, sta messo molto…ma molto peggio di noi. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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