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La Lazio: questa sconosciuta

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Continua in modo ostinato il solito smaccato ostracismo dei mass media nei confronti della squadra biancoceleste.

 

Che la Lazio non sia, ormai da tempo immemore, nelle grazie della carta stampata e dei vari network televisivi che si occupano di sport lo avevamo già ampiamente denunciato in passato. Da parte nostra si sperava forse ingenuamente che alla lunga questo incredibile ostracismo avrebbe potuto con il tempo ammorbidirsi a fronte anche dei recenti e ottimi risultati della squadra guidata da Pioli. Purtroppo le speranze di chi crede ancora nella “purezza” dei valori dello sport e nell’onestà di fondo del mondo del giornalismo che vi gravita intorno sono state per l’ennesima volta annichilite e forse definitivamente sotterrate.

 

A leggere i commenti, scritti e verbali, di questi giorni relativi anche all’impegno di Shanghai che vede impegnate la Lazio e la Juve, sembra che domani scenderanno in campo soltanto la Juve A contro…la Juve B, insomma che i bianconeri, bontà loro, giocheranno contro sé stessi. Si parla infatti abbondantemente del numero dieci di Pogba, dei diversi infortuni che la stessa Juve ha subito in questi giorni, del calcio mercato sempre di marca bianconera e delle ambizioni che Allegri e soci nutrono per la prossima stagione. Sulla Lazio invece il silenzio assoluto se non qualche timido trafiletto sul Corriere dello Sport insieme ad articoli a caratteri cubitali sulla Roma e sul suo neo acquisto Dzeco ritratto con la maglia giallorossa in una gigantografia a prova di…non vedente .

 

Quasi nulla si dice invece sui due talenti acquistati dalla Lazio, Kishna e Milinkovic nonché sugli altri tre che erano già stati acquistati nei mesi scorsi compreso…un certo Morrison. E nulla sul fatto che la Lazio, terza classificata e non decima come il Milan, a differenza di molte altre squadre non ha dato via nessuno dei suoi gioielli, Anderson, Biglia e Candreva su tutti. Ugualmente scarso è il risalto dato al responso dell’urna di oggi sulla prossima avversaria della Lazio nel preliminare di Champion’s, mentre enorme spazio è stato dato a quello fallimentare della Sampdoria di Ferrero in Europa League.

 

Della Lazio, o meglio di Milinkovic si è parlato solo quando la Fiorentina sembrava aver beffato la società di Lotito con il serbo sbarcato in quel di Firenze per la sua…toccata e successiva fuga. In quel momento lo stesso giocatore veniva considerato dagli addetti ai lavori forse uno dei talenti più importanti di questa sessione di calcio mercato. Quando lo stesso under ventuno della Serbia, dopo aver gentilmente ringraziato i viola per la loro attenzione, ha deciso di accasarsi alla Lazio, improvvisamente su di lui è piombato il silenzio ed è stato messo nel dimenticatoio come se fosse diventato solo uno dei tanti giovani emergenti su cui per ora è inutile spendere e spandere inchiostro e attenzioni mediatiche.

 

Non dobbiamo stupirci più di tanto di questa situazione quasi surreale: siamo alla solita e assai stupida congiura del silenzio nei confronti di una società che in tutti questi anni ha dato e continuato a dare tanto al calcio italiano ma che evidentemente è antipatica a qualcuno decisamente più portato ad osannare i soliti…noti. Ma va bene così, sarà bello leggere o sentire i commenti mediatici dei soliti “saggi” del giornalettismo italiano domenica prossima se solo la stessa Lazio avrà…osato battere la Juve. Immaginiamo che comunque anche in questo caso…ampio spazio sarà dato solo e soltanto agli eventuali demeriti della madama in bianconero mentre quello che avranno dato in campo i ragazzi di biancoceleste vestiti sarà solo e soltanto fastidioso contorno. Un contorno che per noi è e rimane nella storia del calcio italiano volenti o…nolenti tutti gli altri. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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