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Lazio over the top of fantasy

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La Lazio con l’arrivo di Milinkovic è ora la squadra con il maggior numero di fantasisti a disposizione di tutta la serie A.

 

Alla fine il famoso e mai così tanto sospirato “Habemus Papam” è giunto anche per la squadra biancoceleste. L’arrivo nelle ultime due settimane di Riccardo Kishna e di Sergej Milinkovic ha rincuorato non poco i tanti tifosi laziali che in questi due mesi di…apparente carestia erano rimasti all’asciutto con la paura di morire di sete. E invece, nonostante il tentativo di sgambetto da parte della Fiorentina sul serbo, sono arrivati gli ultimi rinforzi che vanno ad aggiungersi ai tre già presi nei mesi precedenti. Qualcuno, non contento, ora chiede a gran voce anche l’acquisto di quell’attaccante da almeno quindici goal che rappresenterebbe la più classica delle ciliegine sulla torta e magari pure di un terzino sinistro in grado di dare maggiori garanzie di quelle attuali, soluzioni queste che potrebbero arrivare a preliminari di Champion’s superati e…incassati.  

Una cosa è però passata completamente inosservata da parte della maggior parte degli osservatori e degli stessi tifosi: la Lazio con i nuovi innesti ora si ritrova, nella zona che va dal centro campo alla trequarti, con la bellezza di ben sei cosiddetti fantasisti ovvero quei giocatori dai piedi ottimi, talenti o talentini in grado di risolverti la partita da un momento all’altro magari con una giocata di biliardo, imprevedibile ed esaltante al tempo stesso. Se la matematica non è un’opinione e se i vari filmati sui nuovi non sono dei clamorosi “fake” frutto di fasulli montaggi, Morrison, Kishna e Milinkovic, ai quali vanno aggiunti i vari Anderson, Candreva e lo stesso Keita in odore di conferma, sono tre moschettieri potenzialmente in grado di saltarti l’uomo con una facilità quasi irridente, di inventarsi il goal impossibile o…di farlo fare ad un compagno di squadra. Stiamo appunto parlando di quelli che una volta si chiamavano “fantasisti”, giocatori magari un po’ anarcoidi e poco propensi a particolari rigidità tattiche ma dalle…conseguenze tecniche assolutamente devastanti se visti dalla…prospettiva degli avversari di turno. Se a questi aggiungiamo poi i vari Biglia, Parolo, De Vrij, Gentiletti, Basta, Marchetti e magari anche Hoedt ce n’è a sufficienza per far sognare due generazioni intere di laziali. 

Le scelte della dirigenza non sembrano per questo motivo frutto della semplice e banale casualità. E’ evidente che si è voluto al contempo prendere giovani sui quali programmare un futuro a lunga gittata ma che fin da subito potessero fare lievitare esponenzialmente un livello tecnico già elevato di suo. Guardando appunto i vari filmati che circolano in rete e ripensando a quanto già successo l’anno scorso, si ha l’esatta sensazione che, pur variando i diversi fattori a disposizione, Pioli abbia ora a disposizione dalla cintola in su un…arsenale di fantasia e di tecnica individuale che almeno in Italia nessun’altra squadra in questo momento possiede. Un mix perfetto tra panchinari e titolari che potenzialmente fa impressione e che, vista anche l’età media, è destinato a durare per almeno un decennio sportivo.

Si dice che la Lazio, con questo mercato, abbia fatto diverse scommesse e la cosa può in effetti essere almeno in parte vera, ma se solo queste scommesse saranno…vinte prepariamoci fin da subito ad una escalation di risultati che, non vorremmo essere presi per presuntuosi, mette la Lazio in prima fila per quanto riguarda lo stesso discorso scudetto. Sull’argomento i media continuano a tacere, come sempre, lasciando la compagine biancoceleste nel dimenticatoio. Quando nei ripetitivi e quasi stucchevoli salottini mediali si affronta l’argomento dei possibili competitors di madama Juve i nomi sono sempre gli stessi: Roma, Milan, Inter e Napoli…ma questa non è una novità, anche l’anno scorso la Lazio fu bellamente ignorata dal 99,9% della carta stampata e…continua ad esserlo ora da terza classificata, finalista Coppa Italia e di Super Coppa di Lega e infine candidata ad un possibile posto in Champion’s. Ma va bene così: le “ottuse” e teoriche presunzioni dei vari soloni del calcio sono fatte apposta per essere contraddette con la facilità con cui…l’aquila Olimpia prenderà il volo. Quindi mettiamoci pure le cinture di sicurezza perché il rapace bianco celeste sta già rollando sulla pista per decollare: lupe, diavoli, bisce, zebre e asinelli vari siete avvertiti, non è più tempo di parole e parolai, è giunto il momento di…far parlare i fatti.   

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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