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Lazio: Champion’s da infarto!

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

Alla fine la Lazio ce l’ha fatta: di fronte a cinquantamila napoletani i ragazzi di Pioli conquistano il terzo posto in classifica che vale i preliminari di Champion’s ad agosto. La Lazio però non sa vincere senza penare perché quella di questa sera sarà ricordata come una delle partite più sofferte nella lunga storia della squadra biancoceleste. Dall’altare alla polvere e…ritorno con le coronarie dei tifosi laziali al limite delle possibilità umane. La Lazio infatti inizia soffrendo la pressione dei partenopei che non hanno altri risultati validi all’infuori della vittoria. La compagine di Pioli patisce e finisce per arretrare la linea di difesa ai limiti della propria area di rigore. Ma ecco che arriva l’intuizione, il colpo di genio in grado di risolverti la partita: Parolo acchiappa un pallone al limite dell’area e fa partire un siluro terra aria che, complice la deviazione di un azzurro, non da scampo all’estremo partenopeo.

Ma non finisce qui perché allo scadere Lulic, fino a quel momento abbastanza incerto, ha anche lui il colpo di genio e porge a Candreva un pallone filtrante che lo mette in pratica a tu tu davanti ad Andujar: lo 0-2 è il risultato incredibile che pone fine alle ostilità del primo tempo. Non è però finita perché la squadra di Benitez ha ancora molti…argomenti da mettere sul tavolo e infatti nel giro di un quarto d’ora diabolico, quasi da film di fanta horror, riesce con il Pipita prima ad accorciare le distanze e poi a pareggiare, grazie ad incredibili errori a ripetizione di Parolo e di Anderson che si fanno fregare il pallone da sotto i piedi. E infine quella che doveva essere la ciliegina sulla torta del signor De Laurentis con il rigore ultrageneroso dato per un pseudo fallo di Lulic ai limiti dell’area: alla moviola si è visto che il presunto contatto non solo era fuori dall’area ma addirittura inesistente. Ma tanto è che Rocchi decide di dare il rigore dopo che qualche minuto prima aveva anche espulso Parolo per somma di ammonizioni.

Lazio sull’orlo del baratro ma Higuain fa quello che non ti aspetti e dopo la doppietta già confezionata grazia Marchetti spedendo il pallone sopra la traversa. Lazio fortunata ma…giusto così anche perché qualche minuto prima De Vrij aveva salvato i suoi compagni dal terzo goal deviando sulla linea quella che, se no, sarebbe stata la terza realizzazione, proprio come Lulic nella semifinale di Coppa Italia. Segno del destino perché poco dopo Ledesma mandato in campo insieme a Onazi da a quest’ultimo la palla del 2-3 e a Klose quella del 2-4 finale: il Napoli non si rialza più anche perché ormai siamo agli sgoccioli e finisce addirittura scavalcato al quarto posto dalla Fiorentina vittoriosa sul Chievo. Lazio in paradiso e Napoli in purgatorio.

La Roma affronta con molta sufficienza il Palermo e viene punita in casa rimanendo solo di un punto sopra i cugini. Il giorno prima la Juve pareggia a Verona tanto per allenarsi in vista della finalissima di sabato e il Milan conclude in bellezza a Bergamo. L’Inter raccoglie i tre punti con fatica contro il solito indomabile Empoli sarriano mentre il Cagliari tra le lacrime di Conti junior finisce alla grande contro l’Udinese. La Sampdoria non va oltre il pareggio casalingo contro un commovente Parma e spera ancora nel ripescaggio per i preliminari di Europa League. Fine della corsa per il Genoa delle meraviglie che, forse già subodorando il destino avverso in Europa, rompe prima del traguardo perdendo di brutto contro il Sassuolo. Il Toro va di cinquina contro il retrocesso Cesena e si prende la soddisfazione non da poco di sopravanzare il Milan. Ma comunque l’unico risultato di rilievo era quello del San Paolo dove la Lazio in chiaro credito con la dea bendata si è ripresa in parte quello che ingiustamente le era stato tolto e ora alla faccia di Sky, di Premium e di tutti quelli che rosicavano contro, è riuscita a rientrare nell’elite del calcio nostrano. I posteri ci diranno se tale traguardo sarà solo un punto di arrivo o uno splendido campo base per salite più ardite. Per ora si fa festa alla faccia di derby persi, di arbitraggi impresentabili e dell’odio di chi da sempre ha invisi i colori del cielo romano. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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