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E’ UNA JUVE REAL!

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La Juve vince di misura contro i campioni d’Europa grazie ad un goal di Morata e a un rigore di Tevez. Ora al Bernabeu sarà battaglia.

 

La vittoria alla fine è arrivata anche se di misura. La Juve ha giocato come sa contro un Real leggermente sotto tono soprattutto in alcuni suoi elementi fondamentali come Sergio Ramos, Bale, Isco e Pepe. E’ comunque una vittoria fondamentale perché dimostra come la squadra di Allegri non sia approdata in semifinale per caso ma ci stia a pieno diritto senza per giunta dover recitare a tutti i costi la parte della Cenerentola di turno. Certo il risultato non induce a particolari trionfalismi: infatti al Bernabeu sarà dura…anzi durissima con i madridisti che si getteranno letteralmente all’arrembaggio con tutta la loro potenza di fuoco. Sappiamo comunque che i blancos avranno di fronte quello che è considerato da molti il miglior sistema difensivo d’Europa ma anche un attacco che con i vari Tevez e Morata sarà pronto a sfruttare ogni minimo varco che necessariamente la squadra di Ancelotti sarà costretta a concedere.

In una cornice degna della semifinale inizia a spron battuto la Juve che al 6° prova a mettere subito paura ai campeones con un pallonetto di Morata che Casillas è bravo a neutralizzare non senza qualche piccolo affanno. Ma è tempo già di goal perché al minuto 7 Tevez dalla destra fa partire uno dei suoi soliti micidiali diagonali sul quale l’estremo madridista arriva a deviare, Morata, spuntando dal…nulla, è lesto a mettere in rete. Il Real incassa ma ovviamente non ci sta e reagisce come sa: infatti solo quattro minuti dopo Buffon è chiamato al primo intervento di un certo spessore della serata uscendo con i pugni su un corner degli iberici. Il portierone bianconero si ripete al 12° parando di istinto una gran botta di Kroos. Al 17° è Tevez a cogliere il palo ma Morata nel suo tentativo di tap in è in fuorigioco. Al 25° arriva la mezza doccia fredda per i 40.000 bianconeri dello Juventus Stadium: su un cross di James Rodriguez, Ronaldo, fino a quel momento assente ingiustificato dalla gara, spunta all’ultimo secondo e stacca perentoriamente di testa per il pareggio. Lichsteiner, il suo marcatore naturale, non è esente da colpe. Al 40° altro brivido sulla schiena per gli Juventini: su preciso cross di IscoRodriguez in tuffo manda il pallone di testa sulla traversa e quando questo torna in campo Marcelo spara alto sulla traversa.

Nella ripresa stesso copione con il Real che fa in un certo senso la partita provando a stringere d’assedio l’area bianconera e con la Juve pronta ad approfittarne in contropiede grazie alla velocità supersonica di Tevez e Morata. In uno di questi contropiedi matura il rigore a favore della Juve: Tevez lanciato in velocità viene toccato al ginocchio in piena area da Carvajal. L’arbitro inglese indica il dischetto. Si incarica lo stesso Apache che tira una gran botta centrale sulla quale Casillas, tuffatosi a sinistra, non ci arriva. Ancelotti decide a questo punto di mandare in campo Hernandez al posto del deludente Isco, risponde Allegri mandando Barzagli al posto di un commovente Sturaro, grande partita la sua fino a questo momento. Il Real aumenta ancora di più la sua pressione ma la difesa della Juve regge bene in trincea con Chiellini che si ferisce pure al sopracciglio destro. Al 73° ci provano ancora gli spagnoli con un tiro di Kroos ma il pallone sorvola alto la traversa. Llorente viene mandato in campo al posto di un Morata giunto al lumicino delle sue energie. La decisione da in qualche modo un po’ di ossigeno in più alla manovra bianconera che risulta essere più precisa.

Altro cambio per la Juve con l’ingresso in campo di Pereyra per Tevez a cui risponde in tempo reale Ancelotti mandando Jese al posto di un abbastanza deludente Bale. La migliore occasione da goal ce l’ha comunque la Juve con Llorente che riesce anche a superare Casillas ma ormai è in posizione troppo defilata dalla porta e non può fare altro che rimettere la palla al centro dove non c’è nessun compagno ad approfittarne. Al 91° altra occasionissima da goal con Llorente che, su punizione di Pirlo, arriva sulla palla di testa ma il suo colpo ravvicinato, troppo sul portiere, viene neutralizzato da Casillas. Dopo appena tre minuti di recupero Atkinson fischia la fine delle ostilità: tutto rimandato a mercoledì prossimo al Santiago Bernabeu. Non dubitiamo che i blancos per l’occasione organizzeranno un comitato d’accoglienza di quelli speciali. La Juve è avvisata, nello stadio che vide la terza vittoria degli azzurri ai mondiali, ci sarà per i nostri la decisiva prova di maturità e sarà una prova da…Mortal Kombatt o giù di lì. Se prima la Juve aveva il 40% di possibilità di approdare alla finale di Berlino, ora è passata a 50% ma…occhio a non sottovalutare l’altra metà a favore del Real che…a sua volta non sottovaluterà il fattore dei goal doppi in trasferta a favore della Juve. Insomma mercoledì sera, un paio di ore prima della partita prendiamoci pure un ansiolitico…potrebbe tornare utile.

 

Juventus 4-1-2-1-2: Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra, Pirlo, Marchisio, Sturaro (Barzagli), Vidal, Tevez (Pereyra), Morata (Llorente), all. Allegri;

 

Real Madrid 4-4-2: Casillas, Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo, James Rodriguez, Sergio Ramos, Kroos, Isco (Hernandez), Bale, (Jesé), Cristiano Ronaldo;

 

arbitro: Atkinson (Inghilterra)

 

migliore Juventus: Tevez (7) sempre pronto a ripartire con la sua velocità eccezionale, la rete di Morata parte da uno dei suoi soliti diabolici diagonali;

 

migliore Real Madrid: James Rodriguez (7,5) è l’ispiratore di quasi tutte le azioni del Real, non molla mai neanche un centimetro, sua anche la traversa colpita di testa nel primo tempo.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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