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Italiane va bene così!

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Qualcuno di fronte ad un bicchiere non proprio traboccante d’acqua parla di bicchiere mezzo vuoto, noi preferiamo appartenere alla categoria di coloro che affermano che il bicchiere è…mezzo pieno. Ieri sera tutte e cinque le italiane alla fine hanno portato goal e…nessuna sconfitta. Durante la guerra civile americana, qualcuno, quando si riportava a casa la pellaccia, aveva plasmato l’espressione “OK” divenuta ormai universale che, tradotta in parole inglesi, vuol semplicemente dire zero killed. Ebbene ieri possiamo dire è andato tutto…ok perché non ci sono state squadre “uccise” sul campo. Quattro pareggi e una vittoria che a nostro giudizio lasciano intatte le possibilità di vedere tutte e cinque le nostre compagini approdare serenamente e tranquillamente agli ottavi di Europa League dove il gioco inizierà a farsi sicuramente più duro ma anche più stimolante. 


Una sola nota assai dolente quella dei”barbari” venuti dal nord che hanno fatto di tutto e di più per le strade della nostra capitale, scambiandola per il loro immondezzaio e il loro “pungiball” dove scaricare l’alcool in eccesso dal loro sangue assai poco nobile. Se pensiamo al trattamento che alcuni tifosi laziali hanno a suo tempo ricevuto da quelle parti per non aver fatto nulla di tutto quello che purtroppo si è visto ieri, c’è ne sarebbe a sufficienza per “fare armi e bagagli e andarcene via da un simile Europa indigesta e indigeribile.

Tornando al discorso sportivo, va sottolineata in primis la grande impresa del Napoli che ha fatto venire la…Trebisonda ai simpatici tifosi turchi con una quadripletta che ha annichilito in un colpo solo le speranze sportive di chi pensava di potersela in qualche modo giocare. In effetti il Trabzonspor la partita l’ha giocata ma…da semplice spettatore. Le reti di Henrique, Higuain grazie ad una allegra sgambata di quasi cinquanta metri di Gabbiadini, dello stesso Gabbiadini e infine di Zapata hanno scavato un solco con l’onesta squadra turca che francamente renderà la partita del ritorno poco più che una salutare sgambata defatigante.

Più difficile è stato il compito della Roma che prima si è illusa con Gervinho ma poi è crollata nella ripresa sotto i colpi di un Feyenoord bravo ma non ultrastellare che ha saputo semplicemente sfruttare un’indecisione della difesa giallorossa. Il pareggio è arrivato nel contesto di un fuorigioco grande come una casa degno della trasmissione “Chi l’ha visto?”, nel senso che incredibilmente nessuno della terna arbitrale l’ha notato , ma…pur sempre segnando perché è goal quando arbitro fischia come direbbe qualcuno da lassù. Ora si parla già di un ritorno quasi impossibile, in un clima per giunta rovente. Noi preferiamo dire che la Roma se la può giocare se solo ricomincia a…giocare come ha fatto fino a un paio di mesi or sono in campionato. Gli olandesi saranno una buona squadra ma da qui a scambiarli per il Barcellona o il Bayern sotto mentite spoglie ce ne passa.

Discorso forse un po’ meno ottimistico per il Toro che, di fronte ad uno stadio finalmente al completo, scopre quanto è bravo il neo acquisto Maxi Lopez ma anche quanto sono bravi e pericolosi gli spagnoli o, meglio…i baschi dell’Athletic Bilbao. Bravi a passare prima in vantaggio e poi ancora di più a riagguantare un pari dopo la bellissima inzuccata vincente del Maxi granata, grazie alla seconda zuccata della serata da parte di Gurpegi su punizione di Benat. Ora a Bilbao sarà effettivamente dura ma…comunque non impossibile. La differenza con la situazione della Roma è che gli spagnoli sembrano ben più temibili rispetto agli olandesi e ci vorrà al ritorno il Toro nella sua versione più...Maxi bon…tanto per intenderci quella delle penultime cinque partite in campionato.

Nelle brume della…sempre perfida Albione i Viola danno una bella lezione di calcio agli Spurs che pensavano un po’ presuntuosamente di fare della squadra di Montella un sol boccone. Boccone che invece gli è rimasto alquanto indigesto perché dopo l’arrembante inizio britannico con tanto di goal di Soldado, la squadra della città dove qualcuno inventò il gioco del calcio, ha stretto i cordoni della…borsa calcistica in difesa. I Viola registrando quello che c’era da registrare in difesa si sono, metaforicamente parlando, schierati sul Piave che continua ancora a mormorare per i nostri colori, e dopo la Caporetto iniziale, ha iniziato la sua personale e temibile controffensiva tanto da raggiungere il pari con Basanta e poi, nei minuti finali della partita, a provare pure a fare propria quella stessa partita e…non sarebbe stato poi così scandaloso. Ma accontentiamoci perché ora in quella di ritorno a dover fare gioco sarà la squadra inglese con tutte le conseguenze…fauste del caso per la squadra dell’aeroplanino uscito quasi vittorioso dalla battaglia d’Inghilterra.

Salendo di quasi un parallelo, in quel di Glasgow, l’Inter ha fatto venire i brividi ai tifosi scozzesi perché dopo pochi minuti era già in vantaggio di due goal grazie ad una spettacolare azione di Shaquiri, migliore in campo, che ha approfittato di un inutile respinta del Gordon scozzese, il pallone era infatti destinato all’esterno della rete, respinta che tra i piedi dell’elvetico-kosovaro-albanese è diventata oro per il vantaggio inziale. Il raddoppio grazie ad un rimpallo che ha messo la palla in bocca a Palacio che da quella posizione non poteva sbagliare. Ma non finisce qui, come direbbe qualcuno, perché nel giro di appena dodici minuti i bianco verdi hanno riacciuffato il risultato, prima con un inserimento di Armstrong, primo uomo a camminare leggero leggero nello…spazio della difesa narazzurra, poi con…Campagnaro che, in anticipo sempre su Armstrong, ha impallinato il povero Carrizo, secondo migliore in campo.

Ma non finisce di nuovo qui perché nel secondo half time il portierone scozzese ne ha combinata un’altra delle sue facendosi sfuggire dalle manone una palla che ha rimesso in gioco don Rodrigo Palacio che non si è fatto pregare più di tanto per insaccare il goal del tre a due. Tutto ok, tanto per tornare all’espressione secessionista di cui sopra? Niente affatto o meglio, come si dice da queste parti, not at all, perché, entrato da pochi minuti, lo svedese italico Guidetti ha regalato nel penultimo minuto di recupero la happiness del definitivo pareggio scozzese. Rimangono ancora intatte e decisamente buone le chances del passaggio del turno ma il Mancio dovrà dare alla sua difesa un cuore coraggioso, un brave heart con tanto anche di maximum concentration che tradotto in italica novella significa… ue guagliò…stattevene accuorti!

 

Trabzonspor-Napoli      0-4

 

Roma-Feyenoord           1-1

 

Torino-Ath Bilbao         2-2

 

Totthenam-Fiorentina  1-1

 

Celtic-Inter                    3-3

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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