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Amico sampdoriano avevi chiuso ma…c’è Zapata!

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Finisce 1-1 la sfida di Marassi tra le due pretendenti al terzo posto, ora condiviso tra Napoli e Genoa con i blucerchiati che devono accontentarsi per ora del quarto posto. Una partita quella di ieri sera per la verità abbastanza noiosetta e bloccasta con gli uomini di Sinisa votati al pressing feroce e…spacca gambe e polmoni e quelli del Napoli pronti a fare ripartenze ficcanti e brucianti. Il tutto non si è però tramutato nello spettacolo che ci si aspettava.

 

La partita in pratica si è sbloccata solo nel secondo tempo prima con il gran goal di Eder che, dopo essersi liberato con uno splendido gioco di gambe da un nugolo di marcatori, ha infilato il portiere partenopeo con un destro potente quanto preciso che è sembrato quasi telecomandato. Il presidente Ferrero, con tanto di bandana blucerchiata sulla fronte, si è scatenato in un divertente balletto carnevalesco mentre di De Laurentis si erano…semplicemente perse le tracce.

 

Il Napoli è anche rimasto in dieci per la giusta espulsione per doppio giallo di Koulibaly ma, invece di chiudersi malinconicamente in difesa, ha…copiato quanto la stessa Juve aveva fatto domenica nel derby, affondando ancora di più le unghie sul prato di Marassi. Alla fine tanto ardore ha premiato e Zapata in tuffo ha raccolto di testa il cross dalla sinistra di Ghoulam e ha infilato l’incolpevole Romero a due minuti dal termine.

 

La Sampdoria ha forse pagato l’enorme dispendio di energie messo in atto fino a quel momento per cercare di disinnescare l’attacco atomico del Napoli che però ha saputo reagire come solo le grandi squadre sanno fare e ora si ritrova  in compagnia con l’altra metà…ingrifata di Genova per continuare a sognare un posto al tavolo degli dei mai come ora così in discussione. Per la Samp la soddisfazione comunque di continuare ad essere nelle zone alte e rarefatte del campionato in un insperato quarto posto che sembra far rivivere ai suoi tifosi, presidente Ferrero in testa, antichi splendori di Boskoviana memoria. Insomma può succedere ancora tutto e il…contrario di tutto. Il campionato, delle terze forze è ancora aperto, mentre le due di testa sono ormai chiuse nella loro campana di vetro lontane dal frastuono e dal fracasso dei comuni mortali.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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